YAMAHA EX 2017 Manual de utilização (in Portuguese)
Manufacturer: YAMAHA, Model Year: 2017, Model line: EX, Model: YAMAHA EX 2017Pages: 174, PDF Size: 3.32 MB
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Esercizio 3: Salita a bordo e bilanciamento
Esercitazione 2: Raddrizzamento della moto d’acqua capovolta
Non lasciare la moto d’acqua ribaltata per un periodo superiore a quello necessario per raddrizzarla.
Più a lungo la moto d’acqua rimane ribaltata, più acqua entra nel vano motore.
1. Per fare pratica nel raddrizzamento, prima di tutto capovolgere la moto d’acqua.
2. Rimuovere la forcella dall’interruttore di spegnimento di emergenza del motore.
3. Nuotare fino alla parte posteriore della moto d’acqua. Capovolgere la moto d’acqua tirando il flap
con una mano e spingendo con l’altra mano o col piede sul parabordi.
4. Avviare il motore e portare la moto d’acqua ad una velocità superiore a quella di planata con un
moto il più rettilineo possibile per almeno 2 minuti per scaricare l’acqua rimasta nel vano motore.
(Per ulteriori informazioni, vedere la sezione “Moto d’acqua capovolta” contenuta nel manuale del
proprietario /conducente).
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Esercizio 4: Manovre alla velocità di traino
Obiettivo:
Questo esercizio vi permetterà di familiarizzare con le caratteristiche di manovrabilità della moto
d’acqua alla velocità di traino. Insegna tecniche da utilizzarsi per l’atterraggio, l’approdo o l’accosta-
mento.
Capacità acquisite:
Partenza e virata a velocità di traino.
Istruzioni:
Esercitazione 1: Marcia in rettilineo e virata a velocità di traino
1. Salire a bordo della moto d’acqua ed osservare le persone, gli ostacoli e le altre moto d’acqua.
2. Avviare il motore e procedere in linea retta.
3. Iniziare a virare eseguendo una grande figura a otto di circa 15–21 m (50–70 ft) di lunghezza. Non
accelerare.
Esercitazione 2: Virate a cerchio alla velocità di traino
1. Girare completamente il manubrio in una direzione qualsiasi. Fare compiere alla moto d’acqua un
giro di 360°.
2. Esercitarsi nelle virate in senso orario ed antiorario per capire come la moto d’acqua risponde ai
movimenti del manubrio.
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Esercizio 5: Manovre a media velocità
Obiettivo:
Questo esercizio insegna come procedere diritti, come virare facendo piccoli cerchi e come abbinare
le due manovre per fare una figura ad otto.
Capacità acquisite:
Controllo dell’accelerazione e virate a velocità bassa e media.
Istruzioni:
Virata
Per far virare la moto d’acqua è necessaria una combinazione tra l’apertura della leva del gas e la
rotazione del manubrio 1. Girando il manubrio, si varia l’angolazione dell’ugello direzionale 2 a
poppa, con conseguente cambiamento della direzione della moto d’acqua.
Poiché la potenza del getto determina la velocità e la direzione delle virate, per affrontarle è sempre
necessario accelerare, tranne quando si naviga a velocità di traino.
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Esercizio 5: Manovre a media velocità
Arresto
La moto d’acqua non è dotata di un impianto di frenatura separato. La moto d’acqua rallenta per
effetto della resistenza dell’acqua oppure, quando si aziona la retromarcia, per effetto del getto
d’acqua. Quando si rilascia la leva acceleratore, la moto d’acqua rallenta, quindi procede per inerzia
per una certa distanza prima di arrestarsi completamente. Se non si è certi di poter arrestare la moto
d’acqua prima dell’urto contro un ostacolo, accelerare e virare in un’altra direzione.
Procedendo alla velocità massima, la moto d’acqua si arresta completamente per effetto della resi-
stenza dell’acqua entro 90 m (300 ft) circa dopo il rilascio della leva acceleratore o lo spegnimento del
motore; tuttavia, questa distanza potrebbe variare in funzione di molti fattori inclusi il peso lordo, le con-
dizioni della superficie dell’acqua e la direzione del vento.
EX Deluxe: Se si preme la leva RiDE per rallentare, la distanza di arresto è inferiore di circa il 30%
rispetto a quando non viene utilizzata la leva RiDE. Tuttavia, questa distanza potrebbe variare in fun-
zione di molti fattori inclusi il peso lordo, le condizioni della superficie dell’acqua e la direzione del vento.
Esercitazione 1: Marcia in avanti e virata in grandi ovali
1. Accelerare gradualmente fino a velocità media e poi eseguire una virata graduale a destra mante-
nendo la stessa velocità.
2. Ripetere l’esercizio, questa volta con una virata graduale a sinistra.
3. Ripetere l’esercizio, marciando in avanti e virando in modo da completare l’ovale.
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Esercizio 5: Manovre a media velocità
Esercitazione 2: Virare in cerchio
1. Compiere grandi cerchi virando verso destra. Aumentare gradualmente la grandezza dei cerchi
mantenendo costante la velocità.
2. Ripetere l’esercizio virando a sinistra.
Esercitazione 3: Esecuzione di una figura a otto
1. Combinare le due fasi precedenti per compiere una grande figura a otto.
2. Ripetere l’esercitazione riducendo ogni volta le dimensioni della figura.
Esercitazione 4: Comprendere l’effetto dell’acceleratore sulle virate
1. Accelerare gradualmente fino a media velocità procedendo in rettilineo. Rilasciare la leva dell’acce-
leratore e poi girare il manubrio il più possibile a destra o a sinistra.
2. Si nota che la capacità di virata della moto d’acqua si è ridotta rapidamente e che il mezzo non
risponde ai comandi del manubrio una volta ridotto il regime di rotazione del motore dopo il rilascio
della leva dell’acceleratore.
3. Riaccelerare gradualmente per vedere come la moto d’acqua risponde nuovamente all’accelera-
tore.
Consigli:
Per eseguire virate a destra a queste velocità, si deve dare più gas mentre si gira il manubrio.
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Esercizio 6: Massima accelerazione e fermata
Obiettivo:
Questo esercizio insegna come fermare la moto d’acqua.
Capacità acquisite:
Fermata, guida alla velocità di plana ed arresto dalla velocità di planata.
Istruzioni:
Rilasciando completamente l’acceleratore, l’idrogetto produce soltanto una spinta minima. Una volta
sceso il numero di giri del motore, la moto d’acqua non risponderà più ai comandi del manubrio fino a
quando non si riaccelera o non si raggiunge la velocità di traino—per virare bisogna accelerare.
Esercitazione 1: Fermata
1. Accelerare a velocità di planata, poi rilasciare la leva dell’acceleratore fino a quando la moto
d’acqua si ferma.
2. Eseguire una virata a velocità di traino come illustrato nella figura.
3. Ripetere l’esercizio aumentando la velocità massima man mano che si fanno progressi.
Esercitazione 2: Avvicinamento ad ostacoli
1. Prendere un punto nell’acqua ad una certa distanza e immaginare che lì ci sia un ostacolo immagi-
nario.
2. Accelerare in direzione del punto scelto, poi rilasciare la leva dell’acceleratore e rallentare per
vedere se si riesce a fermarsi prima di raggiungere l’ostacolo immaginario.
3. Se la moto d’acqua non si fermerebbe prima di raggiungere l’ostacolo immaginario, guardare in
tutte le direzioni, poi accelerare e virare allontanandosi dal punto, come se steste evitando l’osta-
colo.
Ripetere questo esercizio a distanze diverse dal punto prescelto ed a velocità diverse, in modo da
acquisire dimestichezza sia con l’arresto, sia con la virata come mezzi per evitare ostacoli sul vostro
percorso.
Consigli:
1. Se la zona in cui ci si esercita è piccola, ridurre la velocità massima raggiunta.
2. Quanto maggiore è la velocità, quanto più lungo è il tratto necessario per arrestarsi.
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Esercizio 7: Guida a velocità di planata
Obiettivo:
Questo esercizio insegna come la moto d’acqua risponde e si comporta alle velocità elevate. Inoltre
illustra cosa accade quando la moto d’acqua “slitta” o fa un parziale testa-coda a seguito di virate ad
alta velocità.
Capacità acquisite:
Controllo dell’acceleratore, virate, spostamento del peso e slittamento.
Istruzioni:
In considerazione delle velocità elevate che richiede l’esercizio, scegliere una zona molto ampia,
tranquilla ed aperta, senza traffico o altri ostacoli.
Ricordate, occorre accelerare per poter virare.
Esercitazione 1: Virate a velocità di planata
1. Accelerare a velocità di planata, e poi eseguire una virata.
2. Esercitarsi compiendo degli ovali con virate a destra ed a sinistra.
3. Ripetere l’esercizio iniziando con virate graduali e basse velocità e poi accelerando man mano che
si acquisisce abilità e confidenza.
Noterete che la moto d’acqua non “taglia” più l’acqua nelle virate come accadeva a media velocità.
La moto d’acqua è in grado di compiere virate strette a qualsiasi velocità di planata.
Se si gira il manubrio più del necessario, la moto d’acqua inizierà a slittare e non chiuderà la virata.
Ciò è dovuto al fatto che, quando la moto d’acqua slitta, entra meno acqua nella presa dell’idrogetto e
la spinta di virata si riduce per effetto del minore quantitativo d’acqua che fuoriesce dall’ugello direzio-
nale.
Quindi la moto d’acqua inizia a rallentare e vira più gradualmente. Riportando il manubrio in una
posizione meno estrema, la moto d’acqua riprenderà a virare normalmente.
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Esercizio 7: Guida a velocità di planata
Esercitazione 2: Marcia a velocità di planata durante le virate
1. Accelerare alla velocità di planata.
2. Combinare virate a destra ed a sinistra per compiere una serie di cerchi e di figure a otto.
3. Ripetere l’esercitazione aumentando gradualmente la velocità ed eseguendo virate più strette. Non
cercare di fare troppo e troppo in fretta.
Consigli:
1. Imparare a conoscere come la moto d’acqua risponde alle velocità inferiori prima di cercare di gui-
dare più velocemente.
2. Si possono eseguire virate più strette alle velocità di planata.
3. Ricordarsi che, come per qualsiasi altro motoveicolo, quanto più rapidamente si marcia, tanto più
lungo sarà il tratto che occorre per fermarsi.
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Esercizio 8: Come tagliare le scie e le onde
Non navigherete sempre in acque calme e piatte. Ci saranno onde, scie lasciate dalle altre imbarca-
zioni, ecc. Non possiamo stabilire delle vere e proprie fasi, come negli esercizi precedenti, ma pos-
siamo fornirvi delle informazioni che potranno esservi utili quando incontrerete onde e scie.
Il modo migliore per tagliare le onde e le scie è quello di ottenere il minore impatto possibile per voi e
per la moto d’acqua. Le onde piccole non sono così difficili da tagliare come le onde grosse o le scie.
Tagliare una scia implica un impatto maggiore che non tagliare un’onda piatta.
Per tagliare una scia o un’onda, cambiare la velocità e scegliere l’angolazione che si userà per
tagliare la scia o l’onda. Solitamente la scelta di una velocità più bassa e l’attraversamento diagonale
della scia permettono di ridurre l’impatto.
Due altre cose che potreste notare durante la guida.
La prima è che tagliare un gruppo di scie o di onde non è altrettanto facile come tagliare una scia
sola.
La seconda è che quando si attraversa in diagonale la scia o l’onda, la moto d’acqua tenderà a sfug-
gire dalla scia o dall’onda.
Quando si taglia con un angolo di 45°, potreste non notarlo, ma con una angolazione inferiore, per
esempio di 10°, questo effetto può essere molto forte. Siate pronti a controllare il manubrio ed a bilan-
ciare il veicolo, se necessario.
Consigli:
1. Afferrare saldamente il manubrio e tenere entrambi i piedi sul fondo del pozzetto durante tutto il
tempo.
2. Ridurre la velocità prima di tagliare la scia o l’onda.
3. Attraversare in diagonale la scia o l’onda.
4. Quando si attraversano le scie, alzare leggermente il corpo dalla sella per assorbire l’impatto con le
ginocchia.
5. Non guidare la moto d’acqua con il mento o il torace proprio sopra il manubrio. Il conducente può
urtare il torace o battere il mento sullo scafo o sul manubrio e ferirsi.
6. Non usare la moto d’acqua in acque agitate.
7. Non usare la moto d’acqua con condizioni atmosferiche avverse.
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Esercizio 9: Guida con passeggeri
Obiettivo:
Questo esercizio insegna come far pratica nella guida della moto d’acqua con passeggeri a bordo.
Capacità acquisite:
Salita a bordo con passeggeri e manovre con passeggeri a bordo della moto d’acqua.
Istruzioni:
Quanto maggiore è il peso totale del conducente e dei passeggeri, tanto più difficile risulterà tenere
in equilibrio la moto d’acqua.
Carico massimo
Non utilizzare la moto d’acqua se il peso totale supera 220 kg (485 lb) compreso l’eventuale carico.
Esercitazione 1: Salita a bordo, accelerazione e manovre con passeggeri a bordo
1. Salire a bordo della moto d’acqua come descritto nell’Esercizio 3 e sedersi a cavalcioni sulla sella.
2. Afferrare il manubrio con entrambe le mani ed appoggiare entrambi i piedi sul fondo del pozzetto.
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