Alfa Romeo GT 2009 Libretto Uso Manutenzione (in Italian)
Manufacturer: ALFA ROMEO, Model Year: 2009, Model line: GT, Model: Alfa Romeo GT 2009Pages: 267, PDF Dimensioni: 5.06 MB
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
129fig. 143
A0A0637b
fig. 144
A0A0658b
Richiudendo il portellone, le funzioni di con-
trollo vengono ripristinate, l’impianto emet-
te (ad eccezione delle versioni per alcuni mer-
cati) due segnalazioni acustiche (“BIP”).
CHIUSURA DEL PORTELLONE
Per chiudere, abbassare il portellone pre-
mendo in corrispondenza dello stemma Al-
fa Romeo fino ad avvertire lo scatto della
serratura.
ILLUMINAZIONE
VANO BAGAGLI
(fig. 143)
All’apertura del portellone si illumina au-
tomaticamente la plafoniera (A) posta sul
lato destro del vano bagagli. La plafoniera
si spegne automaticamente chiudendo il por-
tellone.
AVVERTENZARuotando la chiave di
avviamento in posizione STOP, aprendo
il portellone, l’attivazione della plafoniera ri-
sulta possibile solo per la durata di 15 mi-
nuti; dopodiché il sistema provvede al rela-
tivo spegnimento per salvaguardare la cari-
ca della batteria.
APERTURA DI EMERGENZA
DEL PORTELLONE
Per poter aprire dall’interno il portellone
vano bagagli, nel caso fosse scarica la bat-
teria della vettura oppure a seguito di una
anomalia alla serratura elettrica del portel-
lone stesso, procedere come segue (vedere
“Ampliamento vano bagagli” nel presente
capitolo:
– ribaltare i cuscini dei sedili posteriori;
– ribaltare gli schienali;
– sbloccare la serratura tirando la cordi-
cella (A-fig. 144) (la cordicella è reperi-
bile all'interno dell'impronta destra ricavata
nel portellone stesso).
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
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Nell’uso del bagagliaio
non superare mai i carichi
massimi consentiti (vedere
“Caratteristiche tecniche”). Accer-
tarsi inoltre che gli oggetti conte-
nuti nel bagagliaio siano ben assi-
curati, per evitare che una frenata
brusca possa proiettarli in avanti,
causando ferimenti ai passeggeri.
Un bagaglio pesante non
ancorato, in caso di inci-
dente, potrebbe provoca-
re gravi danni ai passeggeri.
Se volete trasportare ben-
zina in una tanica di riser-
va, occorre farlo nel rispet-
to delle disposizioni di legge, usan-
do solamente una tanica omologa-
ta, e fissata adeguatamente agli oc-
chielli di ancoraggio carico. Anche
così tuttavia si aumenta il rischio di
incendio in caso di incidente.
ANCORAGGIO DEL CARICO
(fig. 145)
I carichi trasportati possono essere bloccati
con cinghie agganciate agli appositi anelli
(A) ubicati nel vano bagagli.
Gli anelli servono anche, qualora la vettu-
ra ne fosse dotata, per il fissaggio della re-
te fermabagagli (in ogni caso disponibile
presso i Servizi Autorizzati Alfa Romeo).
AVVERTENZE PER IL
TRASPORTO DEI BAGAGLI
Viaggiando di notte con un carico nel ba-
gagliaio, è necessario regolare l’altezza del
fascio luminoso delle luci anabbaglianti (ve-
dere successivo paragrafo “Fari” in questo
capitolo). Per il corretto funzionamento del
regolatore, accertarsi inoltre che il carico non
superi i valori indicati nel paragrafo stesso.
fig. 145
A0A0638b
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
131fig. 147
A0A0707b
Effettuare l’operazione
solo a vettura ferma.
PERICOLO-GRAVI LESIO-
NI. In caso di operazioni di
controllo o manutenzione
nel vano motore, porre particola-
re attenzione a non urtare con la
testa l’estremità del cofano solle-
vato.
Se necessita fare alcune
verifiche nel vano motore,
quando questo è ancora
caldo, non avvicinatevi all’elettro-
ventilatore: può mettersi in fun-
zione anche con chiave estratta dal
commutatore. Attendere che il mo-
tore si raffreddi.
COFANO
VANO MOTORE
La leva di apertura del cofano motore è di-
sposta sotto l’estremità sinistra della plancia.
Per aprire:
– tirare la leva di apertura (A-fig. 146)
fino ad avvertire lo scatto di sgancio.
– premere verso l’alto la levetta (A-
fig. 147) del dispositivo di sicurezza.
– sollevare il cofano.
AVVERTENZAIl sollevamento del co-
fano è agevolato dai due ammortizzatori a
gas laterali. Si raccomanda di non mano-
mettere tali ammortizzatori e di accompa-
gnare il cofano durante il sollevamento.
fig. 146
A0A0135b
Anche sciarpe, cravatte e
capi di abbigliamento non
aderenti potrebbero esse-
re trascinati dagli organi in movi-
mento.
Per ragioni di sicurezza il
cofano deve essere sempre
ben chiuso durante la mar-
cia. Pertanto, verificare sempre la
corretta chiusura del cofano assi-
curandosi che il bloccaggio sia in-
nestato. Se durante la marcia ci si
accorgesse che il bloccaggio non è
perfettamente innestato, fermarsi
immediatamente e chiudere il co-
fano in modo corretto.
Per chiudere:
– abbassare il cofano sino a circa 20 cm
dal vano motore, quindi lasciarlo cadere ed
accertarsi, provando a sollevarlo, che sia
chiuso completamente e non solo aggan-
ciato in posizione di sicurezza.
In quest’ultimo caso non esercitare pres-
sione sul cofano, ma risollevarlo e ripetere
la manovra.
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
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FARI
L’orientamento del fascio luminoso dei fa-
ri è un elemento determinante per la sicu-
rezza ed il comfort di marcia sia propri che
degli altri utenti della strada.
Il corretto orientamento dei fari costituisce
inoltre una precisa norma del Codice della
strada.
Per il controllo e l’eventuale regolazione
rivolgersi ai Servizi Autorizzati Alfa Romeo.
AVVERTENZASulla superficie interna
del faro può apparire un leggero strato di ap-
pannamento: ciò non indica un‘anomalia; è
infatti un fenomeno naturale dovuto alla bas-
sa temperatura e al grado di umidità del-
l’aria e sparirà rapidamente accendendo i
fari. La presenza di gocce all’interno del fa-
ro indica invece infiltrazione d’acqua: rivol-
gersi ai Servizi Autorizzati Alfa Romeo.
COMPENSAZIONE
DELL’INCLINAZIONE
(fig. 148)
Quando la vettura è carica, il fascio lumi-
noso dei fari si innalza a causa dell’inclina-
zione all’indietro della vettura stessa.
È necessario in questo caso procedere al-
l’esatto orientamento dei proiettori.Per effettuare la regolazione (possibile so-
lo con luci anabbaglianti accese), agire sui
pulsanti▲/▼:
– premere il pulsante
▲, per aumentare
di una posizione (es.: 0
➟1➟ 2➟3);
– premere il pulsante
▼, per diminuire
di una posizione (es.: 3
➟2➟1➟0);
Il display (A), ubicato nel tachimetro for-
nisce l’indicazione visiva delle posizioni du-
rante l’effettuazione della regolazione.
fig. 148
A0A1106b
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
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Controllare l’orientamen-
to dei fasci luminosi ogni
volta che cambia il peso del
carico trasportato. Per la regolazione corretta in funzione del
carico trasportato, attenersi alle seguenti
condizioni:
– posizione 0: una o due persone sui se-
dili anteriori
– posizione 1: cinque persone;
– posizione 2: cinque persone + carico
nel vano bagagli;
– posizione 3: guidatore + carico di
350 kg stivato nel vano
bagagli
REGOLAZIONE FARI
ALL’ESTERO
(fig. 149-150)
I proiettori anabbaglianti sono orientati per
la circolazione secondo il paese di prima
commercializzazione. Nei paesi con circo-
lazione opposta, per non abbagliare i veicoli
che procedono in direzione contraria, occorre
coprire le zone del faro secondo le indica-
zioni/misure riportate in figura; per questa
operazione occorre utilizzare adesivo non
trasparente.
Le illustrazioni si riferiscono al passaggio
dalla guida con circolazione a destra a quel-
la con circolazione a sinistra.
AVVERTENZALa compensazione del-
l'inclinazione dei fari allo Xeno (se presenti),
avviene in modo automatico pertanto nelle
versioni con questo tipo di fari non dispongo-
no del correttore assetto fari.
fig. 149
A0A0199b
fig. 150
A0A0750b
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
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ABS
(a richiesta per versioni/mercati
ove previsto)
La vettura è dotata di un sistema frenan-
te ABS, che evita il bloccaggio delle ruote in
frenata, sfrutta al meglio l’aderenza e man-
tiene nei limiti dell’aderenza disponibile, la
vettura controllabile anche nelle frenate di
emergenza.
L’intervento dell’ABS è rilevabile dal gui-
datore attraverso una leggera pulsazione del
pedale freno, accompagnata da rumorosità.
Questo non deve essere interpretato come
malfunzionamento dei freni, ma è il segnale
al guidatore che l’impianto ABS sta inter-
venendo: è l’avviso che la vettura sta viag-
giando al limite dell’aderenza e che è per-
tanto necessario adeguare la velocità al ti-
po di strada su cui si sta viaggiando.
Il sistema ABS è parte aggiuntiva del si-
stema frenante di base; in caso di anoma-
lia si disabilita, lasciando il sistema frenan-
te nelle stesse condizioni di quello di una
vettura senza ABS.
In caso di guasto, pur non potendo contare
sull’effetto antibloccaggio, le prestazioni di
frenata della vettura, in termini di capacità
frenante, non vengono assolutamente pe-
nalizzate.L’ABS sfrutta al meglio
l’aderenza disponibile, ma
non è in grado di aumen-
tarla; occorre quindi in ogni caso
cautela sui fondi scivolosi, senza
correre rischi ingiustificati.
Se l’ABS interviene, è se-
gno che si sta raggiungen-
do il limite di aderenza tra
pneumatici e fondo stradale: oc-
corre rallentare per adeguare la
marcia all’aderenza disponibile.
In caso di guasto del si-
stema, con accensione del-
la spia
>sul quadro stru-
menti, far controllare immediata-
mente la vettura presso un Servi-
zio Autorizzato Alfa Romeo, rag-
giungendolo ad andatura ridotta,
per poter ripristinare la totale fun-
zionalità dell’impianto.
Se non sono mai state utilizzate in prece-
denza vetture dotate di ABS, si consiglia di
apprenderne l’uso con qualche prova preli-
minare su terreno scivoloso, naturalmente
in condizioni di sicurezza e nel pieno rispetto
del Codice della Strada del paese in cui ci
si trova e si consiglia inoltre di leggere at-
tentamente le istruzioni seguenti.
Il vantaggio dell’ABS rispetto al sistema tra-
dizionale è che consente di mantenere la
massima manovrabilità possibile anche in ca-
si di frenata a fondo in condizioni limite di
aderenza, evitando il bloccaggio delle ruote.
Non ci si attenda però che con l’ABS lo spa-
zio di frenata diminuisca sempre: ad esem-
pio, su fondi molli come ghiaia o neve fre-
sca su fondo scivoloso, lo spazio potrebbe
aumentare.
Al fine di poter sfruttare al meglio le pos-
sibilità del sistema antibloccaggio in caso
di necessità, è opportuno seguire alcuni con-
sigli.
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È necessario, in caso di frenata in curva,
prestare sempre la massima attenzione, an-
che con l’aiuto dell’ABS.
Il consiglio più importante di tutti è però
questo:
Quando l’ABS interviene,
e avvertite le pulsazioni del
pedale, non alleggerite la
pressione, ma mantenete il pedale
ben premuto senza timore; così Vi
arresterete nel minor spazio pos-
sibile, compatibilmente con le con-
dizioni del fondo stradale.
Seguendo queste indicazioni sarete in con-
dizione di frenare al meglio in ogni occa-
sione.
AVVERTENZALe vetture provviste di
ABS devono montare esclusivamente cerchi
ruote, pneumatici e guarnizioni frenanti del
tipo e marca approvati dalla Casa Costrut-
trice.
Completa l’impianto il correttore elettro-
nico di frenata denominato EBD (Electronic
Brake Distributor) che effettua la ripartizio-
ne di frenata mediante la centralina ed i sen-
sori del sistema ABS.La vettura è dotata di cor-
rettore elettronico di fre-
nata (EBD). L’accensione
contemporanea delle spie
>ex
con motore in moto indica un’ano-
malia del sistema EBD; in questo
caso con frenate violente si può
avere un bloccaggio precoce delle
ruote posteriori, con possibilità di
sbandamento. Guidando con estre-
ma cautela, raggiungere il più vi-
cino Servizio Autorizzato Alfa Ro-
meo per la verifica dell’impianto.
L’accensione della sola
spia
>con il motore in mo-
to indica normalmente l’a-
nomalia del solo sistema ABS. In
questo caso l’impianto frenante
mantiene la sua efficacia, pur sen-
za fruire del dispositivo antibloc-
caggio. In tali condizioni anche la
funzionalità del sistema EBD può
risultare ridotta. Anche in questo
caso si raccomanda di raggiungere
immediatamente il più vicino Ser-
vizio Autorizzato Alfa Romeo gui-
dando in modo da evitare brusche
frenate, per la verifica dell’im-
pianto.
Se si accende la spia x
minimo livello liquido freni,
arrestare immediatamente
la vettura e rivolgersi al più vici-
no Servizio Autorizzato Alfa Ro-
meo. L’eventuale perdita di fluido
dall’impianto idraulico, infatti, pre-
giudica comunque il funzionamen-
to dell’impianto freni, sia di tipo
convenzionale che con il sistema
antibloccaggio ruote.
Durante l’eventuale utiliz-
zo del ruotino di scorta ri-
sulta escluso il funziona-
mento del sistema ABS e si accen-
de la spia
>sul quadro strumenti.
AVVERTENZAPuò accadere che, in
condizione di batteria scarica, durante la fa-
se di avviamento si determini l’accensione
delle spie
>exche termina ad avvia-
mento effettuato. Questo non dev’essere
considerato una anomalia ma è la segnala-
zione che il sistema ABS, durante l’avvia-
mento, non è attivo. Lo spegnimento delle
spie garantisce il regolare funzionamento
dell’impianto.
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
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SISTEMA VDC
(Vehicle Dynamics Control)
(a richiesta per versioni/mercati
ove previsto)
Il VDC è un sistema elettronico di control-
lo della stabilità della vettura che, interve-
nendo sulla coppia motrice e frenando in mo-
do differenziato le ruote, in caso di perdita
di aderenza, contribuisce a riportare la vet-
tura nella corretta traiettoria.
Durante la marcia la vettura è sottoposta
a forze laterali e longitudinali, che possono
essere controllate dal guidatore fino a quan-
do i pneumatici offrono un’adeguata tenu-
ta; quando quest’ultima scende sotto il li-
vello minimo, la vettura inizia a deviare dal-
la traiettoria voluta dal guidatore.
Soprattutto nella marcia su fondo strada-
le non omogeneo (come pavimentazione,
o per la presenza di acqua, ghiaccio o ter-
riccio), variazioni di velocità (in accelera-
zione o frenata) e/o di traiettoria (presen-
za di curve o necessità di evitare ostacoli)
possono causare la perdita di aderenza dei
pneumatici.Quando i sensori rilevano le condizioni che
porterebbero allo slittamento della vettura,
il sistema interviene sul motore e sui freni
generando un coppia stabilizzante.
FUNZIONAMENTO
DEL SISTEMA VDC
Il sistema si inserisce automaticamente al-
l’avviamento della vettura e non può esse-
re disinserito.
I componenti fondamentali del sistema
sono:
– una centralina elettronica che elabora i
segnali ricevuti dai vari sensori ed attua la
strategia più opportuna;
– un sensore che rileva la posizione del
volante;
– quattro sensori che rilevano la velocità
di rotazione di ciascuna ruota;
– un sensore che rileva la rotazione della
vettura attorno all’asse verticale;
– un sensore che rileva l’accelerazione la-
terale (forza centrifuga).
Il cuore del sistema è la centralina che con
i dati forniti dai sensori installati su vettura
calcola le forze centrifughe generate quan-
do la vettura percorre una curva. Il sensore
di imbardata, di origine aeronautica, rileva
le rotazioni della vettura attorno al proprio
asse verticale. Le forze centrifughe genera-
te quando la vettura percorre una curva so-
no invece rilevate da un sensore di accele-
razione laterale ad alta sensibilità. Le prestazioni del siste-
ma, in termini di sicurezza
attiva, non devono indur-
re il conducente a correre rischi inu-
tili e non giustificati. La condotta di
guida dev’essere sempre adegua-
ta alle condizioni del fondo strada-
le, alla visibilità ed al traffico. La
responsabilità per la sicurezza
stradale spetta sempre e comun-
que al conducente della vettura.
Il sistema aiuta il conducente a mantene-
re il controllo della vettura in caso di perdi-
ta di aderenza dei pneumatici.
Le forze indotte dal sistema di regolazio-
ne per controllare la perdita di stabilità del-
la vettura sono sempre comunque dipen-
denti dall’aderenza tra pneumatico e fon-
do stradale.
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L’azione stabilizzante del sistema è basa-
ta sui calcoli effettuati dalla centralina elet-
tronica del sistema, che elabora i segnali
ricevuti dai sensori di rotazione del volan-
te, dell’accelerazione laterale e della velo-
cità di rotazione di ciascuna ruota. Questi
segnali permettono alla centralina di rico-
noscere la manovra che il guidatore intende
eseguire quando ruota il volante.
La centralina elabora le informazioni rice-
vute dai sensori ed è quindi in grado di co-
noscere istante per istante la posizione del-
la vettura e di confrontarla con la traietto-
ria che il guidatore vorrebbe seguire. In ca-
so di discordanza, in una frazione di secon-
do la centralina sceglie e comanda gli in-
terventi più opportuni per riportare imme-
diatamente la vettura in traiettoria: frena
con forza di differente intensità una o più
ruote e, se necessario, riduce la potenza tra-
smessa dal motore.
Gli interventi correttivi vengono modifica-
ti e comandati continuamente nella ricerca
della traiettoria voluta dal guidatore.
L’azione del sistema incrementa notevol-
mente la sicurezza attiva della vettura in
molte situazioni critiche e risulta utile in par-
ticolare quando cambiano le condizioni di
aderenza del fondo stradale.Per il corretto funziona-
mento del sistema VDC è
indispensabile che i pneu-
matici siano della stessa marca e
dello stesso tipo su tutte le ruote,
in perfette condizioni e soprattut-
to del tipo, marca e dimensioni pre-
scritte.INTERVENTO
DEL SISTEMA VDC
L’intervento del sistema è segnalato dal
lampeggio della spia
ásul quadro stru-
menti, per informare il guidatore che la vet-
tura è in condizioni critiche di stabilità e ade-
renza.
Segnalazioni
di anomalie al sistema VDC
In caso di eventuale anomalia il sistema si
disinserisce automaticamente e si accende
a luce fissa la spia
ásul quadro strumen-
ti, unitamente al messaggio visualizzato dal
display multifunzione riconfigurabile.
In caso di anomalia del sistema la vettu-
ra si comporta come la versione non equi-
paggiata con tale sistema: si raccomanda
comunque di rivolgersi appena possibile ai
Servizi Autorizzati Alfa Romeo.Durante l’eventuale uti-
lizzo del ruotino di scorta il
sistema VDC continua a
funzionare. Si deve comunque te-
nere presente che il ruotino di scor-
ta ha dimensioni inferiori rispetto
al normale pneumatico e che quin-
di la sua aderenza risulta diminui-
ta rispetto agli altri pneumatici del-
la vettura.
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INSERIMENTO
DELLA FUNZIONE ASR
La funzione ASR si inserisce automatica-
mente ad ogni avviamento del motore.
Durante la marcia è possibile disinserire e
reinserire la funzione premendo l’interrut-
tore (A-fig. 151) sul mobiletto centrale.
Il disinserimento della funzione è eviden-
ziato dall’accensione della spia
Vsul qua-
dro strumenti.
Se la funzione viene disinserita durante
la marcia, al successivo avviamento si rein-
serirà automaticamente.
fig. 151
A0A1107b
SISTEMA ASR
(Antislip Regulation)
(a richiesta per versioni/mercati
ove previsto)
La funzione ASR controlla la trazione del-
la vettura e interviene automaticamente
ogni volta che si verifica il pattinamento di
una o entrambe le ruote motrici.
In funzione delle condizioni di slittamen-
to, vengono attivati due differenti sistemi di
controllo:
1) se lo slittamento interessa entrambe le
ruote motrici, perché causato dall’eccessi-
va potenza trasmessa, la funzione ASR in-
terviene riducendo la potenza trasmessa dal
motore.
2) se lo slittamento riguarda solo una del-
le ruote motrici, la funzione ASR interviene
frenando automaticamente la ruota che slit-
ta, con un effetto simile a quello di un dif-
ferenziale autobloccante.Le prestazioni del siste-
ma, in termini di sicurezza
attiva, non devono indur-
re il conducente a correre rischi inu-
tili e non giustificati. La condotta di
guida dev’essere sempre adegua-
ta alle condizioni del fondo strada-
le, alla visibilità ed al traffico. La
responsabilità per la sicurezza
stradale spetta sempre e comun-
que al conducente della vettura.
L’azione della funzione ASR risulta utile
in particolare nelle seguenti condizioni:
– slittamento in curva della ruota interna,
per effetto delle variazioni dinamiche del ca-
rico o dell’eccessiva accelerazione.
– eccessiva potenza trasmessa alle ruote,
anche in relazione alle condizioni del fon-
do stradale.
– accelerazione su fondi sdrucciolevoli, in-
nevati o ghiacciati.
– in caso di perdita di aderenza su fondo
bagnato (aquaplaning).
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