Alfa Romeo 147 2006 Libretto Uso Manutenzione (in Italian)
Manufacturer: ALFA ROMEO, Model Year: 2006, Model line: 147, Model: Alfa Romeo 147 2006Pages: 275, PDF Dimensioni: 5.3 MB
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
129fig. 128
A0A0132m
CHIUSURA DEL PORTELLONE
Per chiudere, abbassare il portellone pre-
mendo in corrispondenza dello stemma Al-
fa Romeo fino ad avvertire lo scatto della
serratura.
ILLUMINAZIONE
VANO BAGAGLI
(fig. 128)
All’apertura del portellone si illumina au-
tomaticamente la plafoniera (A) posta sul
lato destro del vano bagagli. La plafoniera
si spegne automaticamente chiudendo il por-
tellone.
AVVERTENZARuotando la chiave di
avviamento in posizione STOP, aprendo
il portellone, l’attivazione della plafoniera ri-
sulta possibile solo per la durata di 15 mi-
nuti; dopodiché il sistema provvede al rela-
tivo spegnimento per salvaguardare la cari-
ca della batteria.
ANCORAGGIO DEL CARICO
(fig. 130)
I carichi trasportati possono essere bloccati
con cinghie agganciate agli appositi anelli
(A) ubicati nel vano bagagli.
Gli anelli servono anche, qualora la vettu-
ra ne fosse dotata, per il fissaggio della re-
te fermabagagli (in ogni caso disponibile
presso i Servizi Autorizzati Alfa Romeo).
AVVERTENZE PER IL
TRASPORTO DEI BAGAGLI
Viaggiando di notte con un carico nel ba-
gagliaio, è necessario regolare l’altezza del
fascio luminoso delle luci anabbaglianti (ve-
dere successivo paragrafo “Fari” in questo
capitolo). Per il corretto funzionamento del
regolatore, accertarsi inoltre che il carico non
superi i valori indicati nel paragrafo stesso.
fig. 130
A0A0133m
fig. 129
A0A0373m
APERTURA DI EMERGENZA
DEL PORTELLONE
Per poter aprire dall’interno il portellone
vano bagagli, nel caso fosse scarica la bat-
teria della vettura oppure a seguito di una
anomalia alla serratura elettrica del portel-
lone stesso, procedere come segue (vedere
“Ampliamento vano bagagli” nel capitolo
”Conoscenza della vettura”):
– rimuovere i poggiatesta posteriori;
– ribaltare i cuscini dei sedili posteriori;
– ribaltare gli schienali;
– per ottenere lo sblocco meccanico del
portellone, operando all’interno del vano ba-
gagli, agire sulla levetta (A-fig. 129) co-
me illustrato.
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
130fig. 132
A0A0437m
COFANO
VANO MOTORE
La leva di apertura del cofano motore è di-
sposta sotto l’estremità sinistra della plancia.
Per aprire:
– tirare la leva di apertura (A-fig. 131)
fino ad avvertire lo scatto di sgancio.
– premere verso l’alto la levetta (A-
fig. 132) del dispositivo di sicurezza.
– sollevare il cofano.
AVVERTENZAIl sollevamento del co-
fano è agevolato dai due ammortizzatori a
gas laterali. Si raccomanda di non mano-
mettere tali ammortizzatori e di accompa-
gnare il cofano durante il sollevamento.
fig. 131
A0A0436m
Nell’uso del bagagliaio non
superare mai i carichi mas-
simi consentiti (vedere “Caratteri-
stiche tecniche”). Accertarsi inoltre
che gli oggetti contenuti nel baga-
gliaio siano ben assicurati, per evi-
tare che una frenata brusca possa
proiettarli in avanti, causando fe-
rimenti ai passeggeri.
ATTENZIONE
Un bagaglio pesante non
ancorato, in caso di inci-
dente, potrebbe provocare gravi
danni ai passeggeri.
ATTENZIONE
Se volete trasportare ben-
zina in una tanica di riser-
va, occorre farlo nel rispetto delle
disposizioni di legge, usando sola-
mente una tanica omologata, e fis-
sata adeguatamente agli occhielli
di ancoraggio carico. Anche così tut-
tavia si aumenta il rischio di incen-
dio in caso di incidente.
ATTENZIONE
Effettuare l’operazione so-
lo a vettura ferma.
ATTENZIONE
PERICOLO-GRAVI LESIONI.
In caso di operazioni di con-
trollo o manutenzione nel vano mo-
tore, porre particolare attenzione
a non urtare con la testa l’estre-
mità del cofano sollevato.
ATTENZIONE
Se necessita fare alcune
verifiche nel vano motore,
quando questo è ancora caldo, non
avvicinatevi all’elettroventilato-
re: può mettersi in funzione anche
con chiave estratta dal commuta-
tore. Attendere che il motore si
raffreddi.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
131
Per chiudere:
– abbassare il cofano sino a circa 20 cm
dal vano motore, quindi lasciarlo cadere ed
accertarsi, provando a sollevarlo, che sia
chiuso completamente e non solo aggan-
ciato in posizione di sicurezza.
In quest’ultimo caso non esercitare pres-
sione sul cofano, ma risollevarlo e ripetere
la manovra.
Per ragioni di sicurezza il
cofano deve essere sempre
ben chiuso durante la marcia. Per-
tanto, verificare sempre la corret-
ta chiusura del cofano assicuran-
dosi che il bloccaggio sia innestato.
Se durante la marcia ci si accor-
gesse che il bloccaggio non è per-
fettamente innestato, fermarsi im-
mediatamente e chiudere il cofano
in modo corretto.
ATTENZIONE
Anche sciarpe, cravatte e
capi di abbigliamento non
aderenti potrebbero essere trasci-
nati dagli organi in movimento.
ATTENZIONEPREDISPOSIZIONE
BARRE PORTATUTTO
Gli agganci anteriori di predisposizione so-
no ubicati nei punti (A-fig. 133).
Gli agganci posteriori di predisposizione so-
no ubicati nei punti (B) indicati dalla serigrafia
(
▼) presente sui cristalli laterali posteriori.
Rispettare scrupolosa-
mente le vigenti disposi-
zioni legislative riguardan-
ti le massime misure di ingombro.
AVVERTENZASeguire scrupolosamen-
te le istruzioni di montaggio contenute nel
kit. Il montaggio deve essere eseguito da
personale qualificato.
Non superare mai i carichi
massimi consentiti (vedere
capitolo “Caratteristiche
Tecniche”).
fig. 133
A0A0232m
Dopo aver percorso alcuni
chilometri, ricontrollare che
le viti di fissaggio degli attacchi sia-
no ben chiuse.
ATTENZIONE
Ripartire uniformemente il
carico e tenere conto, nel-
la guida, dell’aumentata sensibilità
della vettura al vento laterale.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
132fig. 135
A0A0199m
Per la regolazione corretta in funzione del
carico trasportato, attenersi alle seguenti
condizioni:
– posizione 0: una o due persone sui se-
dili anteriori;
– posizione 1: cinque persone;
– posizione 2: cinque persone + carico
nel vano bagagli;
– posizione 3: guidatore + massimo ca-
rico ammesso tutto stiva-
to nel vano bagagli.COMPENSAZIONE
DELL’INCLINAZIONE
(fig. 134)
(escluse versioni con
fari allo Xenon)
Quando la vettura è carica, il fascio lumi-
noso dei fari si innalza a causa dell’inclina-
zione all’indietro della vettura stessa.
È necessario in questo caso procedere al-
l’esatto orientamento dei proiettori.
Per effettuare la regolazione agire sul pul-
sante basculante (A), posto sulla mostrina
ubicata a lato del piantone guida:
– premere il pulsante in corrispondenza
della freccia (
A), ne consegue l’aumento di
una posizione (es.: 0
➟1➟ 2➟3);
– premere il pulsante in corrispondenza del-
la freccia (
S), ne consegue la diminuzione
di una posizione (es.: 3
➟2➟1➟0);
Il display (B), ubicato nel tachimetro for-
nisce l’indicazione visiva delle posizioni du-
rante l’effettuazione della regolazione.
fig. 134
A0A0467m
FARI
L’orientamento del fascio luminoso dei fa-
ri è un elemento determinante per la sicu-
rezza ed il comfort di marcia sia propri che
degli altri utenti della strada.
Il corretto orientamento dei fari costituisce
inoltre una precisa norma del Codice della
strada.
Per il controllo e l’eventuale regolazione
rivolgersi ai Servizi Autorizzati Alfa Romeo.
AVVERTENZASulla superficie interna
del faro può apparire un leggero strato di ap-
pannamento: ciò non indica un‘anomalia; è
infatti un fenomeno naturale dovuto alla bas-
sa temperatura e al grado di umidità del-
l’aria e sparirà rapidamente accendendo i
fari. La presenza di gocce all’interno del fa-
ro indica invece infiltrazione d’acqua: rivol-
gersi ai Servizi Autorizzati Alfa Romeo.
Controllare l’orientamen-
to dei fasci luminosi ogni
volta che cambia il peso del carico
trasportato.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
133
REGOLAZIONE FARI
ALL’ESTERO
(fig. 135)
I proiettori anabbaglianti sono orientati per
la circolazione secondo il paese di prima
commercializzazione. Nei paesi con circo-
lazione opposta, per non abbagliare i veicoli
che procedono in direzione contraria, occorre
coprire le zone del faro secondo le indica-
zioni/misure riportate in figura; per questa
operazione occorre utilizzare adesivo non
trasparente.
L’illustrazione si riferisce al passaggio dal-
la guida con circolazione a destra a quella
con circolazione a sinistra.
PROIETTORI A SCARICA
DI GAS
(a richiesta per
versioni/mercati ove previsto)
I proiettori a scarica di gas (Xenon) fun-
zionano con un arco voltaico, in ambiente
saturo di gas Xenon in pressione, al posto
del filamento ad incandescenza.
L’illuminazione prodotta è sensibilmente
superiore a quella delle lampade tradizio-
nali, sia per la qualità della luce (luce più
chiara) che per l’ampiezza e il posiziona-
mento dell’area illuminata.
I vantaggi offerti dalla migliore illumina-
zione sono avvertibili (per il minor affatica-
mento della vista e l’aumento della capa-
cità di orientamento del guidatore e quindi
della sicurezza di marcia) specialmente in
caso di maltempo, nebbia e/o con segna-
letica insufficiente, per la maggior illumina-
zione delle fasce laterali normalmente in
ombra.
Il forte aumento dell’illuminazione delle
fasce laterali aumenta sensibilmente la si-
curezza di marcia perché consente al gui-
datore di individuare meglio gli altri utenti
presenti ai bordi della strada (pedoni, cicli-
sti e motociclisti).Per l’innesco dell’arco voltaico è necessa-
ria una tensione molto elevata, mentre suc-
cessivamente l’alimentazione può avveni-
re a bassa tensione.
I proiettori raggiungono la massima lumi-
nosità dopo circa 15 secondi dall’accensione.
La forte luminosità prodotta da questo ti-
po di proiettori richiede l’impiego di un si-
stema automatico per mantenere costante
l’assetto dei proiettori stessi ed impedire
l’abbagliamento dei veicoli che incrociano in
caso di frenata, accelerazione o trasporto di
carichi.
Il sistema elettromeccanico per il mante-
nimento automatico dell’assetto costante
rende superfluo il dispositivo per la com-
pensazione dell’inclinazione dei fari e l’in-
dicazione visiva della posizione sul display.
Le lampade allo Xenon hanno una lun-
ghissima durata che rende improbabile un
eventuale guasto.
Se necessario, far control-
lare l’impianto ed eseguire
le eventuali riparazioni esclusiva-
mente presso i Servizi Autorizzati
Alfa Romeo.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
134
ABS
La vettura è dotata di un sistema frenan-
te ABS, che evita il bloccaggio delle ruote in
frenata, sfrutta al meglio l’aderenza e man-
tiene nei limiti dell’aderenza disponibile, la
vettura controllabile anche nelle frenate di
emergenza.
L’intervento dell’ABS è rilevabile dal gui-
datore attraverso una leggera pulsazione del
pedale freno, accompagnata da rumorosità.
Questo non deve essere interpretato come
malfunzionamento dei freni, ma è il segnale
al guidatore che l’impianto ABS sta inter-
venendo: è l’avviso che la vettura sta viag-
giando al limite dell’aderenza e che è per-
tanto necessario adeguare la velocità al ti-
po di strada su cui si sta viaggiando.
Il sistema ABS è parte aggiuntiva del si-
stema frenante di base; in caso di anoma-
lia si disabilita, lasciando il sistema frenan-
te nelle stesse condizioni di quello di una
vettura senza ABS.
In caso di guasto, pur non potendo contare
sull’effetto antibloccaggio, le prestazioni di
frenata della vettura, in termini di capacità
frenante, non vengono assolutamente pe-
nalizzate.Se non sono mai state utilizzate in prece-
denza vetture dotate di ABS, si consiglia di
apprenderne l’uso con qualche prova preli-
minare su terreno scivoloso, naturalmente
in condizioni di sicurezza e nel pieno rispetto
del Codice della Strada del paese in cui ci
si trova e si consiglia inoltre di leggere at-
tentamente le istruzioni seguenti.
Il vantaggio dell’ABS rispetto al sistema tra-
dizionale è che consente di mantenere la
massima manovrabilità possibile anche in ca-
si di frenata a fondo in condizioni limite di
aderenza, evitando il bloccaggio delle ruote.
Non ci si attenda però che con l’ABS lo spa-
zio di frenata diminuisca sempre: ad esem-
pio, su fondi molli come ghiaia o neve fre-
sca su fondo scivoloso, lo spazio potrebbe
aumentare.
Al fine di poter sfruttare al meglio le pos-
sibilità del sistema antibloccaggio in caso
di necessità, è opportuno seguire alcuni con-
sigli.
L’ABS sfrutta al meglio l’a-
derenza disponibile, ma
non è in grado di aumentarla; oc-
corre quindi in ogni caso cautela sui
fondi scivolosi, senza correre rischi
ingiustificati.
ATTENZIONE
Se l’ABS interviene, è se-
gno che si sta raggiungen-
do il limite di aderenza tra pneu-
matici e fondo stradale: occorre ral-
lentare per adeguare la marcia al-
l’aderenza disponibile.
ATTENZIONE
In caso di guasto del siste-
ma, con accensione della
spia
>sul quadro strumenti, far
controllare immediatamente la vet-
tura presso un Servizio Autorizza-
to Alfa Romeo, raggiungendolo ad
andatura ridotta, per poter ripri-
stinare la totale funzionalità del-
l’impianto.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
135
È necessario, in caso di frenata in curva,
prestare sempre la massima attenzione, an-
che con l’aiuto dell’ABS.
Il consiglio più importante di tutti è però
questo:
Seguendo queste indicazioni sarete in con-
dizione di frenare al meglio in ogni occa-
sione.
AVVERTENZALe vetture provviste di
ABS devono montare esclusivamente cerchi
ruote, pneumatici e guarnizioni frenanti del
tipo e marca approvati dalla Casa Costrut-
trice.
Completa l’impianto il correttore elettro-
nico di frenata denominato EBD (Electronic
Brake Distributor) che effettua la ripartizio-
ne di frenata mediante la centralina ed i sen-
sori del sistema ABS.AVVERTENZAPuò accadere che, in con-
dizione di batteria scarica, durante la fase di
avviamento si determini l’accensione delle spie
>exche termina ad avviamento effet-
tuato. Questo non dev’essere considerato una
anomalia ma è la segnalazione che il sistema
ABS, durante l’avviamento, non è attivo. Lo
spegnimento delle spie garantisce il regolare
funzionamento dell’impianto.
Quando l’ABS interviene, e
avvertite le pulsazioni del
pedale, non alleggerite la pressio-
ne, ma mantenete il pedale ben
premuto senza timore; così Vi ar-
resterete nel minor spazio possibi-
le, compatibilmente con le condi-
zioni del fondo stradale.
ATTENZIONE
La vettura è dotata di cor-
rettore elettronico di fre-
nata (EBD). L’accensione contem-
poranea delle spie
>excon mo-
tore in moto indica un’anomalia del
sistema EBD; in questo caso con
frenate violente si può avere un
bloccaggio precoce delle ruote po-
steriori, con possibilità di sbanda-
mento. Guidando con estrema cau-
tela, raggiungere il più vicino Ser-
vizio Autorizzato Alfa Romeo per
la verifica dell’impianto.
ATTENZIONE
L’accensione della sola spia
>con il motore in moto in-
dica normalmente l’anomalia del
solo sistema ABS. In questo caso
l’impianto frenante mantiene la sua
efficacia, pur senza fruire del di-
spositivo antibloccaggio. In tali con-
dizioni anche la funzionalità del si-
stema EBD può risultare ridotta.
Anche in questo caso si raccoman-
da di raggiungere immediatamen-
te il più vicino Servizio Autorizza-
to Alfa Romeo guidando in modo
da evitare brusche frenate, per la
verifica dell’impianto.
ATTENZIONE
Se si accende la spia xmi-
nimo livello liquido freni,
arrestare immediatamente la vet-
tura e rivolgersi al più vicino Ser-
vizio Autorizzato Alfa Romeo. L’e-
ventuale perdita di fluido dall’im-
pianto idraulico, infatti, pregiudi-
ca comunque il funzionamento del-
l’impianto freni, sia di tipo con-
venzionale che con il sistema anti-
bloccaggio ruote.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
136
SISTEMA VDC
(Vehicle Dynamics Control)
Il VDC è un sistema elettronico di control-
lo della stabilità della vettura che, interve-
nendo sulla coppia motrice e frenando in mo-
do differenziato le ruote, in caso di perdita
di aderenza, contribuisce a riportare la vet-
tura nella corretta traiettoria.
Durante la marcia la vettura è sottoposta
a forze laterali e longitudinali, che possono
essere controllate dal guidatore fino a quan-
do i pneumatici offrono un’adeguata tenu-
ta; quando quest’ultima scende sotto il li-
vello minimo, la vettura inizia a deviare dal-
la traiettoria voluta dal guidatore.
Soprattutto nella marcia su fondo strada-
le non omogeneo (come pavimentazione,
o per la presenza di acqua, ghiaccio o ter-
riccio), variazioni di velocità (in accelera-
zione o frenata) e/o di traiettoria (presen-
za di curve o necessità di evitare ostacoli)
possono causare la perdita di aderenza dei
pneumatici.Quando i sensori rilevano le condizioni che
porterebbero allo slittamento della vettura,
il sistema VDC interviene sul motore e sui
freni generando un coppia stabilizzante.
FUNZIONAMENTO
DEL SISTEMA VDC
Il sistema VDC si inserisce automatica-
mente all’avviamento della vettura e non
può essere disinserito.
I componenti fondamentali del sistema
VDC sono:
– una centralina elettronica che elabora i
segnali ricevuti dai vari sensori ed attua la
strategia più opportuna;
– un sensore che rileva la posizione del
volante;
– quattro sensori che rilevano la velocità
di rotazione di ciascuna ruota;
– un sensore che rileva la rotazione della
vettura attorno all’asse verticale;
– un sensore che rileva l’accelerazione la-
terale (forza centrifuga).
Il cuore del sistema VDC è la centralina
VDC che con i dati forniti dai sensori instal-
lati su vettura calcola le forze centrifughe
generate quando la vettura percorre una cur-
va. Il sensore di imbardata, di origine aero-
nautica, rileva le rotazioni della vettura at-
torno al proprio asse verticale. Le forze cen-
trifughe generate quando la vettura percor-
re una curva sono invece rilevate da un sen-
sore di accelerazione laterale ad alta sensi-
bilità. Il sistema VDC aiuta il conducente a man-
tenere il controllo della vettura in caso di per-
dita di aderenza dei pneumatici.
Le forze indotte dal sistema di regolazio-
ne VDC per controllare la perdita di stabi-
lità della vettura sono sempre comunque di-
pendenti dall’aderenza tra pneumatico e
fondo stradale.
Le prestazioni del sistema,
in termini di sicurezza atti-
va, non devono indurre il condu-
cente a correre rischi inutili e non
giustificati. La condotta di guida
dev’essere sempre adeguata alle
condizioni del fondo stradale, alla
visibilità ed al traffico. La respon-
sabilità per la sicurezza stradale
spetta sempre e comunque al con-
ducente della vettura.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
137
L’azione stabilizzante del sistema VDC è
basata sui calcoli effettuati dalla centralina
elettronica del sistema, che elabora i segnali
ricevuti dai sensori di rotazione del volan-
te, dell’accelerazione laterale e della velo-
cità di rotazione di ciascuna ruota. Questi
segnali permettono alla centralina di rico-
noscere la manovra che il guidatore intende
eseguire quando ruota il volante.
La centralina elabora le informazioni rice-
vute dai sensori ed è quindi in grado di co-
noscere istante per istante la posizione del-
la vettura e di confrontarla con la traietto-
ria che il guidatore vorrebbe seguire. In ca-
so di discordanza, in una frazione di secon-
do la centralina sceglie e comanda gli in-
terventi più opportuni per riportare imme-
diatamente la vettura in traiettoria: frena
con forza di differente intensità una o più
ruote e, se necessario, riduce la potenza tra-
smessa dal motore.
Gli interventi correttivi vengono modifica-
ti e comandati continuamente nella ricerca
della traiettoria voluta dal guidatore.
L’azione del sistema VDC incrementa no-
tevolmente la sicurezza attiva della vettu-
ra in molte situazioni critiche e risulta utile
in particolare quando cambiano le condizioni
di aderenza del fondo stradale.INTERVENTO
DEL SISTEMA VDC
L’intervento del sistema VDC è segnalato
dal lampeggio della spia
ásul quadro stru-
menti, per informare il guidatore che la vet-
tura è in condizioni critiche di stabilità e ade-
renza.
Segnalazioni
di anomalie al sistema VDC
In caso di eventuale anomalia il sistema
VDC si disinserisce automaticamente e si ac-
cende a luce fissa la spia
ásul quadro stru-
menti, unitamente al messaggio visualizzato
dal display multifunzione riconfigurabile.
In caso di anomalia del sistema VDC la vet-
tura si comporta come la versione non equi-
paggiata con tale sistema: si raccomanda
comunque di rivolgersi appena possibile ai
Servizi Autorizzati Alfa Romeo.
Per il corretto funziona-
mento del sistema VDC è
indispensabile che i pneumatici sia-
no della stessa marca e dello stes-
so tipo su tutte le ruote, in perfet-
te condizioni e soprattutto del ti-
po, marca e dimensioni prescritte.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
138
INSERIMENTO
DELLA FUNZIONE ASR
La funzione ASR si inserisce automatica-
mente ad ogni avviamento del motore.
Durante la marcia è possibile disinserire e
reinserire la funzione premendo l’interrut-
tore (A-fig. 125) sul mobiletto centrale.
Il disinserimento della funzione è eviden-
ziato dall’accensione del relativo led sul-
l’interruttore stesso e dal messaggio dedi-
cato visualizzato sul display multifunzione
riconfigurabile.
Se la funzione viene disinserita durante
la marcia, al successivo avviamento si rein-
serirà automaticamente ed il display multi-
funzione riconfigurabile informerà l’utente
di questa condizione visualizzando mes-
saggio dedicato.
fig. 136
A0A0140m
SISTEMA ASR
(Antislip Regulation)
La funzione ASR controlla la trazione del-
la vettura e interviene automaticamente
ogni volta che si verifica il pattinamento di
una o entrambe le ruote motrici.
In funzione delle condizioni di slittamen-
to, vengono attivati due differenti sistemi di
controllo:
1) se lo slittamento interessa entrambe le
ruote motrici, perché causato dall’eccessi-
va potenza trasmessa, la funzione ASR in-
terviene riducendo la potenza trasmessa dal
motore.
2) se lo slittamento riguarda solo una del-
le ruote motrici, la funzione ASR interviene
frenando automaticamente la ruota che slit-
ta, con un effetto simile a quello di un dif-
ferenziale autobloccante.
L’azione della funzione ASR risulta utile
in particolare nelle seguenti condizioni:
– slittamento in curva della ruota interna,
per effetto delle variazioni dinamiche del ca-
rico o dell’eccessiva accelerazione.– eccessiva potenza trasmessa alle ruote,
anche in relazione alle condizioni del fon-
do stradale.
– accelerazione su fondi sdrucciolevoli, in-
nevati o ghiacciati.
– in caso di perdita di aderenza su fondo
bagnato (aquaplaning).
Le prestazioni del sistema,
in termini di sicurezza atti-
va, non devono indurre il condu-
cente a correre rischi inutili e non
giustificati. La condotta di guida
dev’essere sempre adeguata alle
condizioni del fondo stradale, alla
visibilità ed al traffico. La respon-
sabilità per la sicurezza stradale
spetta sempre e comunque al con-
ducente della vettura.
ATTENZIONE