Alfa Romeo 156 2004 Libretto Uso Manutenzione (in Italian)
Manufacturer: ALFA ROMEO, Model Year: 2004, Model line: 156, Model: Alfa Romeo 156 2004Pages: 343, PDF Dimensioni: 4.71 MB
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
179
Se si accende la spia
x
(uni-
tamente al messaggio + sim-
bolo visualizzati dal display) minimo
livello liquido freni, arrestare imme-
diatamente la vettura e rivolgersi al
più vicino Servizio Autorizzato Alfa
Romeo. L’eventuale perdita di fluido
dall’impianto idraulico, infatti, pre-
giudica comunque il funzionamento
dell’impianto freni, sia di tipo con-
venzionale che con il sistema anti-
bloccaggio ruote.
ATTENZIONE
L’accensione della sola spia>
(unitamente al messag-
gio + simbolo visualizzati dal display)
con il motore in moto indica normal-
mente l’anomalia del solo sistema
ABS. In questo caso l’impianto fre-
nante mantiene la sua efficacia, pur
senza fruire del dispositivo antibloc-
caggio. In tali condizioni anche la fun-
zionalità del sistema EBD può risul-
tare ridotta. Anche in questo caso si
raccomanda di raggiungere imme-
diatamente il più vicino Servizio Au-
torizzato Alfa Romeo guidando in
modo da evitare brusche frenate, per
la verifica dell’impianto.
ATTENZIONE
SISTEMI VDC E ASR(ove previsto)SISTEMA VDC (VEHICLE
DYNAMICS CONTROL):
GENERALITÀIl VDC è un sistema elettronico di controllo
della stabilità della vettura che, intervenendo
sulla coppia motrice e frenando in modo dif-
ferenziato le ruote, in caso di perdita di ade-
renza, contribuisce a riportare la vettura nella
corretta traiettoria.
Durante la marcia la vettura è sottoposta
a forze laterali e longitudinali, che possono
essere controllate dal guidatore fino a
quando i pneumatici offrono un’adeguata
tenuta; quando quest’ultima scende sotto il
livello minimo, la vettura inizia a deviare
dalla traiettoria voluta dal guidatore.
Soprattutto nella marcia su fondo stradale
non omogeneo (come pavimentazione, o
per la presenza di acqua, ghiaccio o terric-
cio), variazioni di velocità (in accelerazione
o frenata) e/o di traiettoria (presenza di
curve o necessità di evitare ostacoli) pos-
sono causare la perdita di aderenza dei
pneumatici.Quando i sensori rilevano le condizioni che
porterebbero allo slittamento della vettura,
il sistema VDC interviene sul motore e sui
freni generando un coppia stabilizzante.
Le prestazioni del sistema,
in termini di sicurezza at-
tiva, non devono indurre il condu-
cente a correre rischi inutili e non
giustificati. La condotta di guida
dev’essere sempre adeguata alle
condizioni del fondo stradale, alla
visibilità ed al traffico. La respon-
sabilità per la sicurezza stradale
spetta sempre e comunque al con-
ducente della vettura.
Il sistema VDC aiuta il conducente
a mantenere il controllo della vet-
tura in caso di perdita di aderenza
dei pneumatici.
Le forze indotte dal sistema di re-
golazione VDC per controllare la
perdita di stabilità della vettura
sono sempre comunque dipendenti
dall’aderenza tra pneumatico e
fondo stradale.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
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Il cuore del sistema VDC è la centralina
VDC che con i dati forniti dai sensori instal-
lati su vettura calcola le forze centrifughe
generate quando la vettura percorre una
curva. Il sensore di imbardata, rileva le ro-
tazioni della vettura attorno al proprio asse
verticale. Le forze centrifughe generate
quando la vettura percorre una curva sono
invece rilevate da un sensore di accelera-
zione laterale ad alta sensibilità.
L’azione stabilizzante del sistema VDC è
basata sui calcoli effettuati dalla centralina
elettronica del sistema, che elabora i segnali
ricevuti dai sensori di rotazione del volante,
dell’accelerazione laterale e della velocità di
rotazione di ciascuna ruota. Questi segnali
permettono alla centralina di riconoscere la
manovra che il guidatore intende eseguire
quando ruota il volante.
La centralina elabora le informazioni rice-
vute dai sensori ed è quindi in grado di co-
noscere istante per istante la posizione della
vettura e di confrontarla con la traiettoria
che il guidatore vorrebbe seguire. In caso
di discordanza, in una frazione di secondo
la centralina sceglie e comanda gli interventi
più opportuni per riportare immediatamente
la vettura in traiettoria: frena con forza di
differente intensità una o più ruote e, se ne-
cessario, riduce la potenza trasmessa dal
motore.Gli interventi correttivi vengono modificati
e comandati continuamente nella ricerca
della traiettoria voluta dal guidatore.
L’azione del sistema VDC incrementa no-
tevolmente la sicurezza attiva della vettura
in molte situazioni critiche e risulta utile in
particolare quando cambiano le condizioni
di aderenza del fondo stradale.
Per il corretto funziona-
mento dei sistemi VDC,
ASR e ABS è indispensabile che i
pneumatici siano della stessa
marca e dello stesso tipo su tutte
le ruote, in perfette condizioni e so-
prattutto del tipo, marca e dimen-
sioni prescritte.
ATTENZIONE
Durante l’eventuale uti-
lizzo del ruotino di scorta il
sistema VDC continua a funzionare.
Si deve comunque tenere presente
che il ruotino di scorta ha dimen-
sioni inferiori rispetto al normale
pneumatico e che quindi la sua ade-
renza risulta diminuita rispetto agli
altri pneumatici della vettura.
ATTENZIONE
FUNZIONAMENTO
DEL SISTEMA VDCIl sistema VDC si inserisce automatica-
mente all’avviamento della vettura e non
può essere disinserito. È possibile invece
escludere l’intervento del sistema ASR pre-
mendo il relativo pulsante posto sul mobi-
letto centrale.
I componenti fondamentali del sistema
VDC sono:
– una centralina elettronica che elabora i
segnali ricevuti dai vari sensori ed attua la
strategia più opportuna;
– un sensore che rileva la posizione del
volante;
– quattro sensori che rilevano la velocità
di rotazione di ciascuna ruota;
– un sensore che rileva la rotazione della
vettura attorno all’asse verticale;
– un sensore che rileva l’accelerazione la-
terale (forza centrifuga).
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FUNZIONE ASR (ANTISLIP
REGULATION): GENERALITÀLa funzione ASR è parte integrante del si-
stema VDC. Essa controlla la trazione della
vettura e interviene automaticamente ogni
volta che si verifica il pattinamento di una o
entrambe le ruote motrici.
In funzione delle condizioni di slittamento,
vengono attivati due differenti sistemi di con-
trollo:
– se lo slittamento interessa entrambe le
ruote motrici, perché causato dall’eccessiva
potenza trasmessa, la funzione ASR inter-
viene riducendo la potenza trasmessa dal
motore;
– se lo slittamento riguarda solo una delle
ruote motrici, la funzione ASR interviene fre-
nando automaticamente la ruota che slitta,
con un effetto simile a quello di un diffe-
renziale autobloccante.L’azione della funzione ASR risulta utile
in particolare nelle seguenti condizioni:
– slittamento in curva della ruota interna,
per effetto delle variazioni dinamiche del ca-
rico o dell’eccessiva accelerazione;
– eccessiva potenza trasmessa alle ruote,
anche in relazione alle condizioni del fondo
stradale;
– accelerazione su fondi sdrucciolevoli, in-
nevati o ghiacciati;
– in caso di perdita di aderenza su fondo
bagnato (aquaplaning).
INTERVENTO DEL SISTEMA VDCL’intervento del sistema VDC è segnalato
dal lampeggio della spia
á
sul quadro stru-
menti, per informare il guidatore che la vet-
tura è in condizioni critiche di stabilità e ade-
renza.
INSERIMENTO
DELLA FUNZIONE ASRLa funzione ASR si inserisce automatica-
mente ad ogni avviamento del motore.
Durante la marcia è possibile disinserire e
reinserire la funzione premendo l’interrut-
tore (A-fig. 171) sul mobiletto centrale.
Il disinserimento della funzione è eviden-
ziato dall’accensione del led sul pulsante
ASR. Se la funzione viene disinserita durante
la marcia, al successivo avviamento si rein-
serirà automaticamente.
AVVERTENZADurante la marcia su
fondo innevato, con le catene da neve mon-
tate, può essere utile disinserire la funzione
ASR: in queste condizioni infatti lo slitta-
mento delle ruote motrici in fase di spunto
permette di ottenere una maggiore trazione.fig. 171
A0B0557m
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
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SISTEMA EOBDIl sistema EOBD (European On Board Dia-
gnosis) installato sulla vettura, è conforme
alla Direttiva 98/69/CE (EURO 3) ed alla
Direttiva 2001/1/CE livello B (EURO4) per
le versioni 2.0 JTS, 2.0 JTS Selespeed e JTD
20V Multijet.
Questo sistema permette una diagnosi con-
tinua dei componenti sulla vettura correlati
alle emissioni; segnala inoltre all’utente, me-
diante l’accensione della spia
U
sul qua-
dro strumenti (unitamente al messaggio +
simbolo visualizzati dal display) la condi-
zione di deterioramento in atto dei compo-
nenti stessi.
L’obiettivo è quello di:
– tenere sotto controllo l’efficienza del-
l’impianto;
– segnalare quando un malfunzionamento
provoca l’aumento delle emissioni oltre la
soglia prestabilita dalla regolamentazione
europea;
– segnalare la necessità di sostituzione dei
componenti deteriorati.
Il sistema inoltre dispone di un connettore
diagnostico, interfacciabile con adeguata stru-
mentazione, che permette la lettura dei co-
dici di errore memorizzati in centralina, in-
sieme con una serie di parametri specifici della
diagnosi e del funzionamento del motore.Questa verifica è possibile anche agli
agenti addetti al controllo del traffico.
Se, ruotando la chiave di
avviamento in posizione
MAR, la spia
U
non si
accende oppure se, durante la mar-
cia, si accende a luce fissa o lam-
peggiante (unitamente al messag-
gio + simbolo visualizzati dal
display), rivolgersi il più presto
possibile ai Servizi Autorizzati Alfa
Romeo. La funzionalità della spia
U
può essere verificata mediante
apposite apparecchiature dagli
agenti di controllo del traffico. At-
tenersi alle norme vigenti nel Paese
in cui si circola.
AVVERTENZADopo l’eliminazione del-
l’inconveniente, per la verifica completa del-
l’impianto i Servizi Autorizzati Alfa Romeo
sono tenuti ad effettuare test al banco di
prova e, qualora fosse necessario, prove su
strada le quali possono richiedere anche
lunga percorrenza.
SPIA SUL QUADRO
STRUMENTIRuotando la chiave in posizione MARla
spia
á
sul quadro strumenti si accende ma
deve spegnersi dopo alcuni secondi.
Se la spia non si spegne, o se resta accesa
durante la marcia (unitamente al messag-
gio + simbolo visualizzati dal display ed al-
l’accensione del led sul pulsante ASR), ri-
volgersi ai Servizi Autorizzati Alfa Romeo.
Il lampeggio della spia durante la marcia
indica l’intervento del sistema VDC.
Segnalazioni di anomalie
al sistema VDC
In caso di eventuale anomalia il sistema
VDC si disinserisce automaticamente e si ac-
cende a luce fissa la spia
á
sul quadro stru-
menti (unitamente al messaggio + simbolo
visualizzato dal display ed all’accensione del
led sul pulsante ASR).
In caso di anomalia del sistema VDC la vet-
tura si comporta come la versione non equi-
paggiata con tale sistema: si raccomanda
comunque di rivolgersi appena possibile ai
Servizi Autorizzati Alfa Romeo.
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
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AUTORADIO(a richiesta per versioni/mercati
ove prevista)
L’autoradio, di tipo fisso, dotata di lettore
di musicassette (autoradio con lettore di cas-
sette) oppure lettore di Compact Disc con
equalizzatore parametrico del suono (au-
toradio con lettore di Compact Disc), è stata
progettata secondo le caratteristiche speci-
fiche dell’abitacolo, con un design perso-
nalizzato che si integra con lo stile della plan-
cia portastrumenti. Le istruzioni relative
all’utilizzo dell’autoradio sono descritte nel
Supplemento allegato.
IMPIANTO
PREDISPOSIZIONE
AUTORADIO(per versioni/mercati ove
previsto)
La vettura, qualora non sia stata richiesta
con l’autoradio, è dotata sulla plancia por-
tastrumenti di un vano portaoggetti.
L’impianto di predisposizione autoradio è
costituito da:
– cavi per alimentazione autoradio;
– cavi per alimentazione altoparlanti an-
teriori e posteriori;
– cavo per alimentazione antenna;
– alloggiamento per autoradio;
– antenna sul tetto della vettura (ove pre-
vista).fig. 172
A0B742m
L’autoradio va montata nell’apposita sede
occupata dal vano porta oggetti, che viene
tolto facendo pressione sulle due linguette
di ritenuta ubicate nel vano portaoggetti: qui
sono reperibili i cavi di alimentazione.
Nel caso si voglia instal-
lare un’autoradio, succes-
sivamente all’acquisto
della vettura, occorre prima rivol-
gersi ai Servizi Autorizzati Alfa Ro-
meo, che saranno in grado di con-
sigliarvi in merito al fine di
salvaguardare la durata della bat-
teria. L’eccessivo assorbimento a
vuoto danneggia la batteria e può
far decadere la garanzia della bat-
teria stessa.
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
184
Lo schema per il collegamento dei cavi è
il seguente (fig. 173):
Connettore A
A1N.C.
A2N.C.
A3N.C.
A4+ 30 (alimentazione da batteria)
A5Alimentazione antenna
A6Illuminazione
A7+ 15 (alimentazione da chiave)
A8Massa
Connettore B
B1Altoparlante posteriore destro
B2Altoparlante posteriore destro
B3Altoparlante anteriore destro
B4Altoparlante anteriore destro
B5Altoparlante anteriore sinistro
B6Altoparlante anteriore sinistro
B7Altoparlante posteriore sini
stro
B8Altoparlante posteriore sinistro
INFORMAZIONI TECNICHEAltoparlanti(fig. 174-175)
Per vetture dotate di impianto predisposi-
zione autoradio, l’impianto acustico è co-
stituito da:
– N° 2 tweeter (A-fig. 174) della po-
tenza di 30W;
– N° 4 diffusori (B-fig. 174) e (A-fig.
175) con diametro 165 mm (2 anteriori
e 2 posteriori) della potenza di 40W.Antenna
Per versioni/mercati ove previsto l’an-
tenna può essere integrata nel lunotto ter-
mico oppure ubicata sul tetto della vettura.fig. 173
A0B741m
fig. 174
A0B387m
fig. 175
A0B237m
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
185
ALLA STAZIONE
DI RIFORNIMENTO MOTORI BENZINAAl fine di prevenire accidentali rifornimenti
con benzine contenenti piombo, il diametro
del bocchettone del serbatoio è di misura
tale da non accettare il becco erogatore delle
colonnine di tale tipo di benzina.Alle basse temperature il grado di fluidità
del gasolio può divenire insufficiente a causa
della formazione di paraffine con conseguente
pericolo di intasamento del f
iltro gasolio.
Per evitare quindi inconvenienti di funzio-
namento, vengono normalmente distribuiti,
a secondo della stagione, gasoli di tipo
estivo e di tipo invernale.
Tuttavia nella stagione intermedia, carat-
terizzata da temperature esterne con larga
escursione (da 0°C a +15°C), la qualità del
gasolio distribuito alle pompe può non ri-
sultare adeguata.
In questo caso, e soprattutto se l’util
izzo
della vettura prevede soste e successivi av-
viamenti a bassa temperatura (es. monta-
gna), assicurarsi di rifornire la propria vet-
tura con gasolio di tipo invernale; in caso
contrario si consiglia di miscelare il gasolio
con additivo DIESEL MIXnelle proporzioni
indicate sul contenitore del prodotto stesso,
introducendo nel serbatoio prima l’anticon-
gelante e poi il gasolio.
L’anti
congelante DIESEL MIXva misce-
lato al gasolio prima che avvengano le rea-
zioni dovute al freddo. Un’aggiunta tardiva
non ha alcun effetto. I dispositivi antinquina-
mento presenti sulla vet-
tura impongono di usare
esclusivamente supercarburante
senza piombo con numero di ottano
(R.O.N.) non inferiore a 95.
Non utilizzare in alcun
caso la benzina convenzio-
nale con piombo, per non
danneggiare in modo irreparabile
la marmitta catalitica. Nel caso il
serbatoio del carburante fosse
rifornito anche solo con una piccola
quantità di benzina con piombo,
NON AVVIARE IL MOTORE. Non
tentare di diluire la benzina conte-
nuta anche in piccole parti del ser-
batoio con supercarburante senza
piombo, ma procedere al completo
svuotamento del serbatoio e del
circuito di alimentazione del carbu-
rante.
La marmitta catalitica
inefficiente comporta emis-
sioni nocive allo scarico e
conseguente inquinamento all’am-
biente.La vettura deve essere
rifornita esclusivamente
con gasolio per autotra-
zione, conforme alla specifica Eu-
ropea EN590. L’utilizzo di altri pro-
dotti o miscele può danneggiare
irreparabilmente il motore con con-
seguente decadimento della ga-
ranzia per danni causati. In caso di
rifornimento accidentale con altri
tipi di carburante, non avviare il
motore e procedere allo svuota-
mento del serbatoio. Se il motore
ha invece funzionato anche per un
brevissimo periodo, è indispensa-
bile svuotare, oltre al serbatoio,
tutto il circuito di alimentazione.
MOTORI JTD
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
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TAPPO SERBATOIO
CARBURANTE
(fig. 176)
Lo sblocco dello sportello di accesso al
tappo serbatoio carburante si effettua dal-
l’interno della vettura sollevando la parte
anteriore della leva (A).
Il tappo serbatoio carburante (A-
fig. 177) è provvisto di dispositivo anti-
smarrimento (B) che lo assicura allo spor-
tello (C) rendendolo imperdibile.
AVVERTENZALa chiusura ermetica del
serbatoio può determinare una leggera pres-
surizzazione. Un eventuale sfiato, mentre
si svita il tappo, è pertanto del tutto normale.
fig. 176
A0B0044m
fig. 177
A0B0045m
In caso di necessità sosti-
tuire il tappo serbatoio car-
burante solo con un altro
originale, o l’efficienza dell’im-
pianto recupero vapori benzina po-
trebbe essere compromessa.
APERTURA D’EMERGENZA
DELLO SPORTELLOIn caso di mancato funzionamento della
leva (A-fig. 176) è comunque possibile
aprire lo sportello tirando la cordicella (A-
fig. 178) posta sul lato destro del baga-
gliaio.fig. 178
A0B0388m
AVVERTENZAPer la vostra sicurezza
inoltre, prima di avviare il motore accerta-
tevi che la pistola di rifornimento sia cor-
rettamente inserita nel distributore di car-
burante.
Non avvicinarsi al bocchet-
tone del serbatoio con
fiamme libere o sigarette accese:
pericolo d’incendio.
Evitare anche di avvicinarsi troppo
al bocchettone con il viso, per non
inalare vapori nocivi.
ATTENZIONE
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
187
SALVAGUARDIA
DELL’AMBIENTELa progettazione e la realizzazione della
vettura sono state sviluppate mirando non
solo ai tradizionali aspetti di prestazioni e si-
curezza, ma tenendo conto delle sempre più
pressanti problematiche di rispetto e salva-
guardia dell’ambiente.
Le scelte dei materiali, delle tecniche e di
particolari dispositivi sono il risultato di un
lavoro che consente di limitare drastica-
mente le influenze nocive sull’ambiente, ga-
rantendo il rispetto delle più severe norma-
tive internazionali.IMPIEGO DI MATERIALI
NON NOCIVI PER L’AMBIENTENessun componente della vettura contiene
amianto. Le imbottiture e l’impianto di cli-
matizzazione sono privi di CFC (Clorofluo-
rocarburi), i gas ritenuti responsabili della di-
struzione della fascia di ozono.
I coloranti e i rivestimenti anticorrosione
della bulloneria non contengono più il cad-
mio, che può inquinare aria e falde acqui-
fere.
SENSORI DI
PARCHEGGIO (a richiesta per versioni/mercati
ove previsto)
Sono ubicati nel paraurti posteriore della
vettura (fig. 179) ed hanno la funzione
di rilevare ed avvisare il conducente, me-
diante una segnalazione acustica intermit-
tente, sulla presenza di ostacoli nella parte
posteriore della vettura. ATTIVAZIONEI sensori si attivano automaticamente al-
l'inserimento della retromarcia.
Alla diminuzione della distanza dall'osta-
colo posto dietro alla vettura, corrisponde
un aumento della frequenza della segnala-
zione acustica.
SEGNALAZIONE ACUSTICAInserendo la retromarcia viene attivata au-
tomaticamente una segnalazione acustica
intermittente.
La segnalazione acustica:
– aumenta con il diminuire della distanza
tra vettura ed ostacolo;
– diventa continua quando la distanza che
separa la vettura dall’ostacolo è inferiore a
circa 30 cm mentre cessa immediatamente
se la distanza dall'ostacolo aumenta.
– rimane costante se la distanza tra vei-
colo ed ostacolo rimane invariata, mentre,
se questa situazione si verifica per i sensori
laterali, il segnale viene interrotto dopo circa
3 secondi per evitare, ad esempio, segna-
lazioni in caso di manovre lungo i muri.fig. 179
A0B0609m
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CONOSCENZA DELLA VETTURA
188
DISPOSITIVI PER RIDURRE
LE EMISSIONI
(motori benzina)Convertitore catalitico trivalente
(marmitta catalitica)
L’impianto di scarico è dotato di un cata-
lizzatore, costituito da leghe di metalli no-
bili; esso è alloggiato in un contenitore di ac-
ciaio inossidabile che resiste alle elevate
temperature di funzionamento.
Il catalizzatore converte gli idrocarburi in-
combusti, l’ossido di carbonio e gli ossidi
di azoto presenti nei gas di scarico (anche
se in quantità minima, grazie ai sistemi di
accensione ad iniezione elettronica) in com-
posti non inquinanti.Sonde Lambda
I sensori (sonde Lambda) rilevano il con-
tenuto di ossigeno presente nei gas di sca-
rico. Il segnale trasmesso dalle sonde
Lambda, viene utilizzato dalla centralina
elettronica del sistema di iniezione ed ac-
censione per la regolazione della miscela
aria - carburante.
Impianto antievaporazione
Essendo impossibile, anche a motore
spento, impedire la formazione dei vapori
di benzina, è stato sviluppato un impianto
che “intrappola” tali vapori in uno speciale
recipiente a carboni attivi.
Durante il funzionamento del motore tali
vapori vengono aspirati e inviati alla com-
bustione.
DISPOSITIVI PER RIDURRE
LE EMISSIONI
(motori JTD)Convertitore catalitico ossidante
Converte le sostanze inquinanti presenti
nei gas di scarico (ossido di carbonio, idro-
carburi incombusti e particolato) in sostanze
innocue, riducendo la fumosità e l’odore ti-
pico dei gas di scarico dei motori a gasolio.
Il convertitore catalitico è costituito da un
involucro metallico in acciaio inossidabile che
contiene il corpo ceramico a nido d’ape, sul
quale è presente il metallo nobile a cui com-
pete l’azione catalizzante.
Impianto di ricircolo
dei gas di scarico (E.G.R.)
Realizza il ricircolo, ossia il riutilizzo, di una
parte dei gas di scarico, in percentuale va-
riabile a seconda delle condizioni di funzio-
namento del motore.
Viene impiegato, quando necessario, per
il controllo degli ossidi di azoto.
A causa dell’elevata tem-
peratura raggiunta, du-
rante il funzionamento, dal con-
vertitore catalitico è consigliabile
non parcheggiare la vettura sopra
materiali che presentino pericolo di
infiammabilità (carta, olii combu-
stibili, erba, foglie secche ecc.).
ATTENZIONE