Seat Altea Freetrack 2015 Manuale del proprietario (in Italian)
Manufacturer: SEAT, Model Year: 2015, Model line: Altea Freetrack, Model: Seat Altea Freetrack 2015Pages: 252, PDF Dimensioni: 4.32 MB
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Guida
●
Nel caso sia necessario fermarsi in un tratto
di strada in salita, tenere premuto per tutto il
tempo della sosta il pedale del freno, onde
evitare che il veicolo si muova all'indietro.
● Non si deve frenare troppo spesso o troppo
a lungo se questo non è necessario, perché i
freni si usurano. Se si frena in continuazione
si fanno surriscaldare i freni che, di conse-
guenza, perdono una gran parte della loro ef-
ficacia facendo aumentare lo spazio di frena-
ta. In casi estremi può addirittura succedere
che l'impianto dei freni si guasti del tutto.
● Indipendentemente dal fatto che il motore
sia acceso o no, quando la leva selettrice si
trova in folle (N) oppure nella posizione D non
si deve mai far procedere il veicolo sotto la
propria spinta in un tratto in discesa. ATTENZIONE
● Quando si ferma il veicolo in salita e se il
veicolo retrocede non bisogna cercare di evi-
tarlo accelerando con una marcia ingranata. Il
cambio automatico potrebbe surriscaldarsi e
danneggiarsi. Si deve invece tirare il freno a
mano o tenere premuto il pedale del freno.
● Se si lascia muovere il veicolo a motore
spento e con la leva selettrice posizionata su
N, il cambio automatico potrebbe danneg-
giarsi per mancanza di lubrificazione. Inserire le marce in modalità
Tiptronic*
Fig. 128
Cambio del rapporto di marcia con
Tiptronic. Fig. 129
Volante con leve per il cambio auto-
matico. Il sistema Tiptronic permette al conducente
di inserire manualmente i rapporti di marcia.Cambio di marcia con la leva selettrice
– Partendo dalla posizione D
, spostare la le-
v
a selettrice verso destra fino alla modalità
di funzionamento Tiptronic.
– Spostando delicatamente la leva selettrice
in avanti ››› fig. 128 + si passa alle marce
superiori.
– Spostandola all'indietro ››› fig. 128 - si
passa alle marce inferiori.
Cambiare marcia con le leve del volante*
– Premere la leva destra + verso il volante
per passare alle marce superiori ››› fig. 129 .
– Pr emer
e la leva sinistra - verso il volante
per passare alle marce inferiori ››› fig. 129.
Tramite le leve sul volante si può accedere al-
la modalità di guida manuale indipendente-
mente dalla modalità di guida preseleziona-
ta.
Informazioni generali sulla modalità di guida
Tiptronic
In fase di accelerazione il cambio automati-
co/cambio automatico DSG passa automati-
camente al rapporto superiore poco prima di
raggiungere il numero di giri massimo previ-
sto per quel determinato rapporto. »
139
Dati tecnici
Consigli
Comando
Sicurezza
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Comando
Quando si scala di marcia, il cambio automa-
tico/cambio automatico DSG esegue il co-
mando soltanto se nella marcia proposta il
motore non va fuori giri.
Se durante la marcia il cambio automatico /
cambio automatico DSG, che si trova in 3ª e
nella posizione D
, viene messo nella modali-
tà “Tiptr
onic”, anche il “Tiptronic” si troverà
in 3ª.
Cambiare le marce nel programma normale o
sportivo con le leve sul volante
Se nel programma normale o in quello sporti-
vo vengono azionate le leve ››› fig. 129, si
camb
ia momentaneamente alla modalità
“Tiptronic”. Se si vuole uscire di nuovo dalla
modalità “Tiptronic”, premere la leva destra + OFF verso il volante per circa un secondo.
Anche non azionando le leve per un certo pe-
riodo di tempo si uscirà dalla modalità “Tip-
tronic”. Avvertenza
● I comandi del cambio sul volante si posso-
no utilizzare in qualunque posizione della le-
va selettrice con il veicolo in marcia. Dispositivo kick-down
Il dispositivo kick down serve ad ottimizzare
le prestazioni del veicolo in fase di accelera-
zione. Quando si preme a fondo il pedale dell'acce-
leratore, il cambio automatico inserisce un
rapporto inferiore in funzione della velocità e
del regime del motore, sfruttando in questo
modo la massima accelerazione del veicolo.
Quando si preme a fondo l'acceleratore, il
passaggio al rapporto successivo avviene so-
lo una volta che il numero di giri raggiunge la
soglia massima prevista.
ATTENZIONE
Tenere presente che se si accelera su fondo
ghiacciato o scivoloso si può perdere il con-
trollo del veicolo con il rischio di subire gravi
lesioni.
● Si raccomanda perciò particolare attenzio-
ne se si utilizza il kick down, specialmente
quando si percorrono tratti di strada scivolo-
si. Quando si accelera di colpo, le ruote mo-
trici possono pattinare rischiando di far sban-
dare il veicolo.
● Impiegare il dispositivo kick down solo nei
casi in cui le condizioni del traffico e le condi-
zioni climatiche lo consentono. Rodaggio e guida economica
Rodaggio del motore Nei primi 1.500 chilometri i motori nuovi van-
no rodati a dovere.I primi 1.000 chilometri
– Non viaggiare ad una velocità superiore ai
2/3 di quella massima.
– Non premere fino in fondo il pedale dell'ac-
celeratore.
– Evitare i regimi elevati.
– Non trainare rimorchi.
Dai 1.000 ai 1.500 chilometri – Passare gradualmente alle velocità e ai re-
gimi m a
ssimi.
Durante le prime ore d'esercizio l'attrito inter-
no del motore è maggiore perché il funziona- mento di vari componenti mobili non è anco-
ra armonizzato. Per il rispetto dell'ambiente
Un rodaggio accurato del motore ne aumenta
la durata, riducendo allo stesso tempo il con-
sumo di olio. Compatibilità con l'ambiente
La tutela dell'ambiente svolge un ruolo deci-
sivo nelle varie fasi di progettazione, scelta
dei materiali e produzione della sua nuova
SEAT.
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Guida
Misure volte a favorire il riciclaggio.
● Giunzioni delle varie parti concepite in mo-
do da semplificarne lo smontaggio.
● Smontaggio semplice grazie alla costruzio-
ne modulare.
● Accresciuta purezza dei materiali.
● Denominazione dei componenti in materia-
le sintetico ed elastomeri in base alle norme
ISO 1043, ISO 11469 e ISO 1629.
Scelta dei materiali
● Impiego di materiali riciclabili.
● Utilizzo di plastiche simili in uno stesso in-
sieme nel caso in cui i relativi componenti
non siano facilmente separabili.
● Impiego di materiali provenienti da fonti
rinnovabili e/o riciclati.
● Riduzione dei componenti volatili, incluso
l'odore, nei materiali sintetici.
● Impiego di liquidi refrigeranti privi di cloro-
fluorocarburi.
Divieto di impiego di materiali pesanti quali
cadmio, piombo, mercurio, cromo esavalen-
te, fatte salve le eccezioni previste dalla leg-
ge (Allegato II della Direttiva 2000/53/CE sui
veicoli fuori uso).
Produzione
● Riduzione della quantità di solventi conte-
nuti nelle cere protettive per cavità. ●
Impiego di una pellicola plastica protettiva
durante il trasporto dei veicoli.
● Impiego di adesivi privi di solventi.
● Impiego di liquidi refrigeranti privi di cloro-
fluorocarburi nei sistemi di raffreddamento.
● Riciclaggio e recupero energetico dai rifiuti
(CDR).
● Aumento della qualità delle acque di scari-
co.
● Impiego di sistemi di recupero del calore
residuo (recuperatori termici, ruote entalpi-
che,ecc.).
● Impiego di vernici a base d'acqua.
Catalizzatore Per allungare la durata del catalizzatore
– Usare esclusivamente benzina senza piom-
bo, dato che questo materiale danneggia il
catalizzatore.
– Evitare di esaurire il carburante.
– Durante il cambio o il rabbocco dell'olio del
motore non superare la quantità necessaria
››› pagina 181, Rabbocco dell'olio motore
.
– Non trainare il veicolo, ricorrere solo ad un
avviamento di emergenza ›››
pagina 204 .
Se dur ant
e la guida si avvertono delle man-
cate accensioni nei cilindri o una riduzione della potenza del motore o comunque un suo
funzionamento non del tutto regolare, ridurre
immediatamente la velocità e far controllare
al più presto il veicolo in officina. Di norma
queste anomalie vengono segnalate dall'ac-
censione della spia dei gas di scarico
››› pagi-
na 38. In questo caso il carburante incombu-
st
o potrebbe penetrare nell'impianto dei gas
di scarico, per poi essere espulso nell'atmo-
sfera. Inoltre il catalizzatore potrebbe subire
dei danni a causa del surriscaldamento. ATTENZIONE
Il catalizzatore dei gas di scarico raggiunge
temperature molto elevate! Pericolo di incen-
dio!
● Parcheggiare il veicolo in modo che il cata-
lizzatore non entri in contatto con erba secca
o con altri materiali facilmente infiammabili.
● Non applicare mai ulteriori prodotti di pro-
tezione del sottoscocca o anticorrosivi sui ca-
talizzatori, sui tubi di scarico o sugli scudi
termici. Queste sostanze potrebbero prende-
re fuoco durante la marcia. ATTENZIONE
Non consumare completamente il carburante
contenuto nel serbatoio perché l'irregolarità
dell'alimentazione può dar luogo a mancate
accensioni. Il carburante incombusto così ac-
cumulatosi entra nell'impianto di scarico sur-
riscaldando e danneggiando il catalizzatore. » 141Dati tecnici
Consigli
Comando
Sicurezza
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Comando
Per il rispetto dell'ambiente
Anche se l'impianto di depurazione dei gas di
scarico funziona perfettamente, in determina-
te circostanze si può avvertire un odore sulfu-
reo proveniente dallo scarico. Ciò dipende
dalla percentuale di zolfo contenuta nel car-
burante. In questo caso consigliamo di prova-
re un carburante di un'altra marca. Filtro antiparticolato per motori
diesel*
Fig. 130
Targhetta portadati del veicolo nel-
l'interno della copertina del Programma di
manutenzione. Se nella targhetta portadati (interno della co-
pertina del “Programma di manutenzione”)
appaiono le sigle PR 7GG o 7MG, il veicolo è
equipaggiato con DPF (filtro antiparticolato
per motori diesel)
››› fig. 130 . Il
fi ltro antiparticolato per motori diesel filtra
praticamente tutte le particelle di fuliggine
presenti nell'impianto di scarico. Durante la
guida normale, il filtro si pulisce da sé. Se ciò
non è possibile (ad esempio perché vengono
continuamente eseguiti dei tragitti brevi), il
filtro viene ostruito dalla fuliggine e si accen-
de la spia del filtro antiparticolato per
mot
ori diesel. Non si tratta di un'avaria; indi-
ca semplicemente che il filtro non ha potuto
rigenerarsi da sé e che quindi sarà necessa-
rio effettuare un ciclo di pulizia come indica-
to in ››› pagina 44
. ATTENZIONE
● Siccome nel filtro antiparticolato per motori
diesel si raggiungono altissime temperature,
diventa indispensabile parcheggiare il veicolo
in maniera che il tubo di scarico non entri in
contatto con materiali altamente infiammabili
che eventualmente si trovino sotto il veicolo.
Pericolo di incendio! ATTENZIONE
● Il veicolo non è preparato per l'uso di bio-
diesel. Non utilizzare tale carburante in nes-
sun caso. Se si utilizza biodiesel, il motore e
l'impianto del carburante possono risultare
danneggiati. L'aggiunta di biodiesel al gaso-
lio da parte del produttore del gasolio stesso,
in conformità con la norma EN 590, è autoriz-
zata e non provoca nessun danno al motore o
all'impianto del carburante. ●
L'uso di gasolio con un'elevata percentuale
di zolfo può ridurre notevolmente la vita utile
del filtro antiparticolato per diesel. Per sape-
re in quali Paesi si usa un tipo di diesel con
un'elevata percentuale di zolfo, ci si può rivol-
gere ad un Service Center. Guida economica ed ecologicamente
corretta
Il consumo di carburante, l'inquinamento
ambientale e l'usura del motore, dei freni e
dei pneumatici dipendono in gran misura
dallo stile di guida. Uno stile di guida orien-
tato al risparmio può far ridurre facilmente i
consumi del 10-15 %. In seguito le diamo dei
consigli per ridurre sia l'impatto ambientale
che i costi personali legati all'uso del veicolo.
Guidare cercando di prevedere le situazioni
critiche
In fase di accelerazione si consuma più car-
burante. Se si guida cercando di prevedere le
situazioni critiche, si deve frenare meno e,
pertanto, accelerare anche meno. Se possibi-
le, mantenere il veicolo con una
marcia inse-
rita , ad esempio, se c'è un semaforo rosso.
L'az ione fr
enante del motore consente di ri-
durre l'usura dei freni e dei pneumatici, men-
tre il consumo di carburante e le emissioni di
gas di scarico si azzerano (grazie all'interru-
zione del flusso di carburante durante la fase
di rilascio).
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Guida
Usare il cambio in modo oculato
Un modo efficace per risparmiare carburante
è quello di passare appena possibile alla
m ar
cia superiore. Raggiungendo con ogni
rapporto il massimo numero di giri si consu-
ma inutilmente carburante.
Cambio manuale:
passare al più presto pos-
sibile dal primo al secondo rapporto. Si rac-
comanda, sempre che sia possibile, di passa-
re a una marcia superiore quando si raggiun-
gono i 2.000 giri. Seguire le istruzioni del-
l'“Assistente cambio marce” che appaiano
sul quadro strumenti ››› pagina 51.
Ev
itare di dare tutto gas
Si consiglia di non guidare fino a raggiunge-
re la velocità massima consentita dal veicolo.
Alle alte velocità il consumo di carburante,
l'emissione di sostanze nocive e la rumorosi-
tà aumentano in misura più che proporziona-
le. Ad una riduzione della velocità corrispon-
de una riduzione del consumo di carburante.
Evitare il funzionamento a regime minimo
Negli ingorghi, ai passaggi a livello e ai se-
mafori, dove la luce rossa rimane accesa per
un tempo abbastanza lungo, è opportuno
spegnere il motore. Già dopo 30-40 secondi
di pausa a motore spento il risparmio di car-
burante è maggiore del consumo che si ha
per riaccenderlo. A regime minimo il motore ha bisogno di
molto tempo per raggiungere la temperatura
d'esercizio. In questa fase di riscaldamento
però le emissioni dei gas di scarico e l'usura
del motore sono notevoli. Per questo motivo
il veicolo dovrebbe essere messo in funzione
subito dopo l'avviamento. In questo modo, si
evita un regime di giri elevato.
Manutenzione periodica
I lavori di manutenzione periodica garanti-
scono che, prima di iniziare un viaggio, non
si consumi più carburante del necessario. Il
buono stato della vettura infatti non influisce
soltanto sulla sicurezza di marcia e sul valore
commerciale della vettura, ma anche sul
con-
sumo di carburante.
Un motor
e con una cattiva messa a punto
può consumare anche il 10 % in più del nor-
male!
Evitare tragitti brevi
Per ridurre il consumo e l'emissione di gas in-
quinanti, il motore e l'impianto di depurazio-
ne dei gas di scarico devono aver raggiunto
la
temperatura di servizio ottimale.
Con il motore freddo, il consumo di carburan-
te è proporzionalmente molto superiore. Il
motore non si riscalda e il consumo non si
normalizza fino a quando non sono stati per-
corsi circa quattro chilometri. Ecco perché i per
corsi brevi andrebbero assolutamente evi-
tati.
Controllare la pressione dei pneumatici
Si consiglia di mantenere la pressione dei
pneumatici idonea per risparmiare carburan-
te. Già con una pressione di un bar inferiore
(14,5 psi/100 kPa), il consumo di carburante
può aumentare del 5%. Il maggiore attrito cui
sono sottoposti gli pneumatici non abba-
stanza gonfi li porta a deteriorarsi più rapida-
mente
e a dare peggiori risultati in termini di
prestazioni.
Controllare la pressione di gonfiaggio soltan-
to quando i pneumatici sono freddi.
Non guid
are durante tutto l'anno con gli
pneumatici da neve
perché questo aumenta
il consumo di carburante del 10%.
Evitare peso non necessario
Dato che
ogni chilogrammo in più comporta
un maggior consumo di carburante, vale la
pena, di tanto in tanto, dare un'occhiata nel
bagagliaio ed eliminare quanto non è neces-
sario portarsi in giro.
Spesso si lascia per comodità il portapacchi
montato sul tetto, persino quando questo
non serve più. In questo modo però aumenta
l'attrito dell'aria. Con il portapacchi vuoto,
montato sul tetto, e alla velocità di 100-120
km/h (62-75 mph) si consuma già il 12% di
carburante in più. »
143
Dati tecnici
Consigli
Comando
Sicurezza
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Comando
Risparmiare corrente
Il motore aziona l'alternatore, producendo
elettricità; per questo, con la necessità di
elettricità aumenta anche il consumo di car-
burante. Per questo motivo, occorre scollega-
re i dispositivi elettrici quando non sono ne-
cessari. I dispositivi ad elevato consumo so-
no, ad esempio, la ventola ad alta velocità, il
riscaldamento del lunotto posteriore e il ri-
scaldamento dei sedili*. Avvertenza
● Se il veicolo dispone del sistema Start-
Stop, si consiglia di non disattivare questa
f u
nzione.
● Si raccomanda di chiudere i finestrini se si
superano i 60 km/h.
● Durante la guida non si deve lasciare il pie-
de appoggiato sul pedale della frizione. La pr
essione può infatti far scivolare il disco,
consumando in questo modo più carburante e
potendo bruciare i materiali d'attrito del di-
sco, il che causerebbe un guasto grave.
● In una pendenza non far lavorare la frizione
per mantenere il veicolo, usare il freno a pe-
dale o a mano appoggiandosi su quest'ultimo
per avviarsi. Il consumo sarà minore e si evi-
teranno danni al disco della frizione.
● Usare il freno motore nelle discese ingra-
nando la marcia che meglio si adatta alla si-
tuazione. Il consumo sarà “minimo” e i freni
non soffriranno. Sistemi di assistenza per il
conducente
Sistemi di frenata e
stabilizzazione Controllo elettronico della stabilità
(ESC)* Fig. 131
Dettaglio della console centrale: ta-
sto ESC. Questo controllo elettronico della stabilità ri-
duce il rischio di derapare e migliora la stabi-
lità del veicolo.
Il sistema di controllo elettronico della stabi-
lità (ESC) include il blocco elettronico del dif-
ferenziale (EDS), la regolazione antislitta-
mento in accelerazione ASR, l'assistente di
frenata (BAS) e il controllo di stabilità per il ri-
morchio (TSP). L'ESC funziona in combinazio-
ne con l'ABS. In caso di anomalie in uno deidue sistemi, si accende sia la spia dell'ESC
che quella dell'ABS.
L'ESC si attiva automaticamente all'accensio-
ne del motore.
L'ESC è sempre attivo, non è possibile disat-
tivarlo. Con l'interruttore ESC è possibile di-
sattivare solo l'ASR.
L'ASR si può disattivare in quei casi in cui si
vuole che le ruote slittino.
Ad esempio:
● quando si viaggia con le catene da neve,
● quando si procede sulla neve alta o su un
terreno particolarmente molle,
● quando si tenta di liberare il veicolo impan-
tanato andando più volte avanti e indietro.
Subito dopo si deve però riattivare l'ASR, pre-
mendo di nuovo il tasto corrispondente.
Controllo elettronico della stabilità (ESC)*
L'ESC riduce il rischio di sbandate grazie al
bloccaggio di singole ruote.
Sulla base dell'angolo di sterzata e della ve-
locità del veicolo viene determinata la dire-
zione desiderata dal conducente e confronta-
ta con il comportamento effettivo del veicolo.
In caso di scostamenti tra l'una e l'altro, per
esempio al principio di una sbandata del vei-
colo, l'ESC frena automaticamente la ruota
corretta.
144
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Sistemi di assistenza per il conducente
In questo modo il veicolo riacquista stabilità.
In caso di sovrasterzata (derapata del retro-
treno), il sistema agisce sulla ruota anteriore
esterna rispetto alla curva.
Manovra di sterzata raccomandata
È una funzione di sicurezza aggiuntiva com-
presa nell'ESC. Questa funzione permette al
conducente di stabilizzare il veicolo più facil-
mente in una situazione critica. Per esempio,
qualora si dovesse frenare bruscamente su
un fondo stradale con differente aderenza, il
veicolo tenderebbe a deviare la sua traietto-
ria verso destra o verso sinistra. In questo ca-
so l'ESC riconosce questa situazione e assi-
ste il conducente con una manovra compen-
sativa dello sterzo elettromeccanico.
Questa funzione offre semplicemente al con-
ducente un riferimento per una manovra di
sterzata in situazioni critiche.
Con questa funzione sul veicolo, il conducen-
te non perde mai il controllo su di esso e ri-
mane in ogni momento il responsabile dei
comandi del veicolo. ATTENZIONE
● L'ESC comunque non è in grado di oltrepas-
sare i limiti imposti dalle leggi fisiche. Ciò va
tenuto in considerazione soprattutto quando
il fondo stradale è liscio e bagnato oppure
quando si traina un rimorchio. ●
La guida deve sempre essere adeguata alle
condizioni del fondo stradale ed alla situazio-
ne del traffico. L'accresciuto livello di sicurez-
za dell'ESC non deve indurre ad essere meno
prudenti! ATTENZIONE
● Per garantire il perfetto funzionamento del-
l'ESC occorre che su tutte e quattro le ruote
siano montati gli stessi pneumatici. Eventuali
differenze nella circonferenza di rotolamento
potrebbero infatti causare una riduzione della
potenza del motore.
● Eventuali modifiche apportate al veicolo
(per esempio modifiche al motore, all'impian-
to dei freni, all'avantreno/retrotreno o l'uso
di un'altra combinazione di ruote/pneumati-
ci) possono influenzare il funzionamento dei
sistemi ABS, EDS, ESC e ASR. Bloccaggio elettronico del
differenziale (EDS)*
Su un fondo stradale difficile l'EDS agevola
notevolmente il movimento iniziale del veico-
lo, la sua accelerazione e il superamento di
tratti in salita; in situazioni particolarmente
avverse rende possibili queste operazioni al-
trimenti non eseguibili.
L'EDS sorveglia il numero di giri delle ruote
motrici per mezzo dei sensori dell'ABS. In ca-so di guasto all'EDS si illumina la spia del-
l'ABS
››› pagina 45 .
Un'ev ent
uale differenza di circa 100 giri/min
nel numero di giri delle ruote motrici, dovuta
alla scivolosità parziale del fondo stradale,
v
iene compensata fino ad una velocità di
80 km/h (50 mph) mediante la frenatura del-
la ruota che gira a vuoto e la conseguente
trasmissione della forza all'altra ruota motri-
ce attraverso il differenziale.
Per impedire che il disco della ruota frenata
si surriscaldi, l'EDS si disattiva automatica-
mente quando la sollecitazione è particolar-
mente forte. A questo punto il veicolo funzio-
na normalmente, con le stesse caratteristiche
di un veicolo privo di EDS. Per questo motivo
la disattivazione dell'EDS non viene segnala-
ta.
L'EDS si riattiva automaticamente, non appe-
na il freno si è raffreddato. ATTENZIONE
● Su fondo stradale sdrucciolevole, per esem-
pio su ghiaccio e neve, si deve accelerare con
cautela. Le ruote motrici infatti, nonostante la
presenza del dispositivo EDS, potrebbero gi-
rare a vuoto, compromettendo così la sicurez-
za di marcia.
● La guida deve essere sempre adeguata alle
condizioni del fondo stradale e alla situazio-
ne del traffico. L'accresciuto livello di sicurez-
za fornito dall'EDS non deve indurre ad esse-
re meno prudenti. » 145Dati tecnici
Consigli
Comando
Sicurezza
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Comando
ATTENZIONE
Eventuali modifiche apportate al veicolo
(per esempio al motore, all'impianto dei freni,
all'avantreno/retrotreno o l'uso di un'altra
combinazione di ruote/pneumatici) possono
influenzare il funzionamento dell'EDS ››› pagi-
na 158. Assistente idraulico di frenata (HBA)*
La funzione (assistente idraulico di frenata
HBA) è presente soltanto nei veicoli dotati di
ESC.
In una situazione di emergenza la maggior
parte degli automobilisti frena tempestiva-
mente ma non con la pressione massima. In
questo modo non si fa che allungare lo spa-
zio di frenata.
In questo momento entra in funzione l'assi-
stente idraulico di frenata. Se si aziona il pe-
dale del freno rapidamente, l'assistente in-
terpreta questa azione come una situazione
di emergenza. Nel giro di pochissimo tempo
l'assistente potenzia al massimo la pressione
di frenata per attivare più rapidamente ed ef-
ficacemente l'ABS, riducendo così lo spazio
di frenata.
Non si deve diminuire la pressione sul peda-
le del freno perché, non appena lo si rilascia,
l'assistente si disattiva automaticamente. Avviso frenata di emergenza
Se si frena bruscamente e in modo continuo
a una velocità superiore agli 80 km/h circa,
le luci del freno lampeggiano diverse volte
per avvisare i veicoli che seguono. Se si con-
tinua a frenare, i lampeggianti d'emergenza
si accendono automaticamente quando il
veicolo si ferma. Si disattivano automatica-
mente quando il veicolo comincia di nuovo a
circolare.
ATTENZIONE
● Il rischio di incidenti è maggiore quando si
procede a velocità molto elevata, quando non
si tiene la dovuta distanza dal veicolo che
precede e quando il fondo stradale è sdruc-
ciolevole o bagnato. Questo rischio non può
essere ridotto nemmeno dall'assistente di
frenata e il pericolo di incidenti nelle situa-
zioni descritte persiste.
● L'assistente di frenata non è in grado di an-
dare oltre i limiti posti dalla fisica: un manto
stradale liscio o bagnato rappresenta un peri-
colo anche se si è dotati di assistente di fre-
nata! Si raccomanda quindi di procedere sem-
pre ad una velocità adeguata alle condizioni
del fondo stradale e del traffico. La maggiore
sicurezza offerta da questo sistema non deve
indurre a correre rischi maggiori mettendo in
pericolo l'incolumità propria e altrui. Sistema antibloccaggio ruote (ABS)
Il sistema antibloccaggio (ABS) impedisce il
bloccaggio delle ruote in frenata e contribui-
sce ad accrescere notevolmente la sicurezza
attiva durante la guida.
Funzionamento dell'ABS
Se una delle ruote raggiunge una velocità pe-
riferica troppo bassa rispetto alla velocità del
veicolo, tende a bloccarsi. Per evitarlo, viene
diminuita la pressione del freno su tale ruota.
Questo intervento regolativo dell'impianto è
accompagnato sia da
pulsazioni nel movi-
ment o del
pedale del freno che da rumori. In
questo modo il conducente viene informato
del fatto che le ruote tendono a bloccarsi e
che l'ABS sta compiendo un intervento di re-
golazione. Per sfruttare al meglio la funzione
dell'ABS in una tale circostanza occorre tene-
re premuto il pedale del freno e non “pompa-
re”.
Se si effettua una frenata a fondo su un man-
to stradale sdrucciolevole, il veicolo rimane
comunque manovrabile poiché le ruote non
si bloccano.
Tuttavia non si deve credere che l'ABS possa
ridurre lo spazio di frenata in ogni circostan-
z
a. Lo spazio di frenata può persino risultare
maggiore se si frena su un fondo ghiaioso o
su un fondo liscio coperto di neve fresca.
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Sistemi di assistenza per il conducente
ATTENZIONE
● L'ABS non è in grado di andare oltre i limiti
posti dalla fisica: un manto stradale liscio o
bagnato rappresenta un pericolo anche se si
è dotati di ABS. Se l'ABS è attivo, la velocità
deve essere immediatamente adeguata alle
condizioni del fondo stradale e del traffico. La
maggiore sicurezza offerta da questo sistema
non deve indurre a correre rischi maggiori
mettendo in pericolo l'incolumità propria e al-
trui.
● L'efficacia dell'ABS dipende anche dalle
condizioni dei pneumatici ››› pagina 188.
● Eventuali modifiche al telaio o all'impianto
dei freni possono pregiudicare fortemente il
corretto funzionamento dell'ABS. Regolazione antislittamento delle
ruote motrici (ASR)
La regolazione antislittamento impedisce che
le ruote motrici girino a vuoto durante l'acce-
lerazione.
Descrizione e funzionamento della
regolazione antislittamento in fase di
accelerazione (ASR)
Sui veicoli a trazione anteriore, l'ASR impedi-
sce alle ruote motrici di girare a vuoto in fase
di accelerazione, riducendo la potenza del
motore. Il sistema interagisce con l'ABS a qualsiasi velocità di marcia. In caso di guasto
dell'ABS non funziona neanche l'ASR.
Su un fondo stradale difficile l'ASR agevola
notevolmente il movimento iniziale del veico-
lo, la sua accelerazione e il superamento di
tratti in salita; in situazioni particolarmente
avverse rende possibili queste operazioni al-
trimenti non eseguibili.
L'ASR si inserisce automaticamente non ap-
pena si avvia il motore. Se necessario, può
essere inserito o disinserito premendo breve-
mente il pulsante situato sulla console cen-
trale.
Con l'ASR disattivato si accende la spia
OFF . Il TCS dovrebbe normalmente rimane-
re sempre inserito. Solamente in occasioni
particolari, ossia quando si vuole che le ruote
girino a vuoto, è necessario disinserirlo.
● Con ruota di scorta a ingombro ridotto.
● Con catene da neve.
● Quando si procede su neve fresca o fondo
cedevole.
● Quando si deve liberare il veicolo impanta-
nato “muovendolo avanti e indietro.”
Non appena le condizioni di guida si sono
normalizzate consigliamo di reinserire il TCS. ATTENZIONE
● L'ASR comunque non è in grado di oltrepas-
sare i limiti imposti dalle leggi fisiche. Ciò va tenuto in considerazione soprattutto quando
il fondo stradale è liscio e bagnato oppure
quando si traina un rimorchio.
●
La guida deve sempre essere adeguata alle
condizioni del fondo stradale ed alla situazio-
ne del traffico. L'accresciuto livello di sicurez-
za dell'ASR non deve indurre tuttavia ad esse-
re meno prudenti! ATTENZIONE
● Per garantire il perfetto funzionamento del-
l'ASR occorre che su tutte e quattro le ruote
siano montati gli stessi pneumatici. Eventuali
differenze nella circonferenza di rotolamento
potrebbero infatti causare una riduzione della
potenza del motore.
● Eventuali modifiche apportate al veicolo
(per esempio modifiche al motore, all'impian-
to dei freni, all'avantreno/retrotreno o l'uso
di un'altra combinazione di ruote/pneumati-
ci) possono influenzare il funzionamento del-
l'ABS e dell'ASR. XDS*
Nel momento in cui si traccia una curva, il
meccanismo differenziale dell'asse motore
permette alla ruota esterna di girare ad una
velocità maggiore rispetto a quella interna. In
questo modo la ruota che gira a maggior ve-
locità (esterna) riceve meno coppia motrice
rispetto a quella interna. Questo può causare
a volte lo slittamento della ruota interna a
»
147Dati tecnici
Consigli
Comando
Sicurezza
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Comando
causa della eccessiva coppia che viene tra-
smessa in alcune occasioni. Invece la ruota
esterna riceve una coppia inferiore a quella
che potrebbe trasmettere. Questo effetto pro-
voca la perdita globale dell'aderenza laterale
dell'avantreno, che si trasforma in sottoster-
zata o “allargamento” della traiettoria.
Il sistema XDS è capace, tramite i sensori ed i
segnali dell'ESC, di rilevare e correggere que-
sto effetto.
Il sistema XDS, tramite l'ESC, frenerà la ruota
interna che bilancerà l'eccesso di coppia mo-
trice in questa ruota. Questo permette che la
traiettoria disegnata dal conducente abbia
una maggiore precisione.
Il sistema XDS interagisce con l'ESC ed è
sempre attivo, anche se il controllo di trazio-
ne ASR è scollegato.
Servofreno Il servofreno fa aumentare la pressione eser-
citata dal conducente sul pedale del freno.
Funziona soltanto
a motore avviato.
Nel c
aso in cui il servofreno non sia in funzio-
ne, ad esempio quando il veicolo viene trai-
nato oppure quando il servofreno stesso è
guasto, la pressione da esercitare sul pedale
dei freni è notevolmente maggiore rispetto
alla norma. ATTENZIONE
Lo spazio di frenata può allungarsi a causa di
fattori esterni.
● Non mettere mai in movimento il veicolo a
motore spento. In caso contrario sussiste il
pericolo di incidente. Lo spazio di frenata au-
menta sensibilmente quando il servofreno è
disattivato.
● Quando il servofreno non è in funzione, ad
esempio se il veicolo viene trainato, è neces-
sario esercitare sul pedale del freno una pres-
sione molto maggiore rispetto alla norma. Sistema Start-Stop*
Descrizione e funzionamento In modalità Start-Stop il motore si spegne
quando il veicolo è fermo e si riavvia quando
è necessario.
–
A veicolo fermo, mettere il cambio in folle e
alzare il pedale dalla frizione. Il motore si
spegnerà.
– Se si preme il pedale della frizione, il moto-
re si riaccende.
– Sul display del quadro strumenti viene vi-
sualizzato un messaggio riguardante lo
stato della modalità Start-Stop ›››
fig. 133 .C
ondiz
ioni per la modalità Start-Stop
● La cintura di sicurezza del conducente deve
essere allacciata.
● Il cofano del vano motore deve essere chiu-
so.
● Il motore deve essere alla temperatura di
servizio.
● Il volante deve essere dritto.
● Il veicolo non deve trovarsi su una strada in
forte pendenza.
● Non deve essere stata inserita la retromar-
cia.
● Non ci deve essere un rimorchio aggancia-
to al veicolo.
● La temperatura all'interno del veicolo deve
essere compresa nei limiti di comfort (il tasto A/C
11
››› fig. 120 deve essere attivo).
● La f u
nzione di disappannamento del para-
brezza non deve essere attiva.
● Altrimenti
viene richiesto un incremento di
portata d'aria 10
››› fig. 120 di 3 volte supe-
rior e.
● Non dev
e essere selezionata la temperatu-
ra HI o LO.
● La porta del conducente deve essere chiu-
sa.
● Il filtro antiparticolato non deve essere in
modalità rigenerazione (motori diesel).
● La carica della batteria deve essere tale da
garantire il successivo riavvio.
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